Track Palin, il figlio di Sarah Palin, arrestato per violenza domestica

Il 28enne, veterano della guerra in Iraq, è stato arrestato sabato pesantemente alterato dall'alcool e con un arma da fuoco. E non è la prima volta
ANCHORAGE - Track Palin, il figlio primogenito della politica statunitense Sarah Palin, è stato fermato sabato dalla polizia a Wasilla (Alaska) per violenze domestiche.
Il 28enne, ex-marine impegnato in Iraq, è accusato di violazione di domicilio, danneggiamento di immobili, furto e aggressione. Al momento dell'arresto il giovane era «fortemente alterato dall'alcool» e aveva con sé un'arma da fuoco. I danni causati dalle sue escandescenze non supererebbero i 1'000 dollari.
Come riporta la stampa americana Track è da mesi ai ferri corti con l'ex-fidanzata, e madre del suo secondo figlio, Jordan Loewe. La battaglia legale fra i due, come riporta il Daily Mail, per l'affidamento del piccolo Charlie si trascina da tempo.
Nel 2016, Palin era già stato arrestato per aggressione dopo aver aggredito la donna colpendola con un pugno al volto e un calcio al ginocchio. All'arrivo degli agenti l'allora 26enne aveva minacciato di togliersi la vita con un fucile d'assalto.
All'origine delle sue esplosioni di rabbia, ha più volte sostenuto la madre, la sindrome da stress post-traumatico di cui soffre il giovane soffre da quando è ritornato a casa alla fine del servizio militare. Sempre secondo lei «È tutta colpa della politica di Obama».
La famiglia, attraverso i propri legali ha declinato ogni richiesta di commento.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!