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ITALIAI volti delle vittime del disastro ferroviario in Puglia

13.07.16 - 11:54
La nonna che ha salvato il nipote. Il contadino che era in un campo accanto alla ferrovia. La fidanzata a due mesi dalle nozze.
I volti delle vittime del disastro ferroviario in Puglia
La nonna che ha salvato il nipote. Il contadino che era in un campo accanto alla ferrovia. La fidanzata a due mesi dalle nozze.

BARI - Il riconoscimento delle salme è in corso, ma conoscenti e familiari dei dispersi del disastro ferroviario di ieri in Puglia hanno già confermato i nomi di alcune delle vittime.

Fulvio Schinzari, 59 anni, di Galatina (Lecce), sposato e padre di due figlie. Come riporta il Corriere.it, era vicequestore aggiunto alla Questura di Bari e si stava recando da Andria, dove abitava, al capoluogo pugliese per riprendere servizio dopo un periodo di vacanza.

Antonio Summo, 15 anni, che era andato ad Andria per fare due esami di riparazione. Dopo aver sostenuto il primo, la mattina, il docente l’aveva invitato a rientrare a casa a riposarsi e tornare ad Andria nel pomeriggio. Lo scontro ha però interrotto la sua vita.

Enrico Castellano, 72enne pugliese che da tempo viveva a Torino e che, dopo la pensione, tornava sempre più spesso nella sua regione d’origine. Era arrivato in aereo a Bari solo lunedì per festeggiare i due anni del nipote insieme alla famiglia.

Giuseppe Acquaviva, 51 anni, non era un passeggero di uno dei due treni, ma un contadino che lavorarava nei campi accanto alla linea ferroviaria. Il rottame di un convoglio fatto schizzare in aria dalla collisione l’avrebbe colpito in testa.

Jolanda Inchingolo, 25 anni, che si stava recando a Bari per incontrare il fidanzato Arco. L’avrebbe sposato in settembre.

Gabriele Zingaro, 23 anni, che da poco lavorava come metalmeccanico in una fabbrica nei pressi di Bari. Lui, di Andria, ieri si stava recando nel capoluogo pugliese per farsi controllare in ospedale una ferita a un dito che si era procurato sul lavoro.

Pasquale Abbasciano, uno dei due macchinisti. Dopo il turno avrebbe dovuto recarsi ad Andria, dove viveva, per aiutare la figlia con le pratiche per il suo matrimonio.

Donata, la nonna di Samuele, il bambino di 6 anni tratto dalle lamiere ancora in vita anche grazie al suo abbraccio. La donna accompagnava il nipote a Barletta e poi a Milano per riportarlo dai genitori dopo un periodo di ferie in Puglia.

Il 19enne Francesco Tedono: «Stava tornando a casa, era andato a trovare un’amica», racconta la madre al Corriere.it.

Patty Carnimeo, 30 anni, estetista e madre di una bimba di due anni e mezzo. Era di Bari, ma si era trasferita ad Andria dopo il matrimonio.   

La redazione si scusa con i lettori per aver aperto erroneamente il blog a questo articolo. 

 

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