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SVIZZERADopo un divorzio o una separazione si sta (economicamente) peggio

13.05.24 - 18:00
Entrambi incidono in maniera negativa sulla previdenza. Penalizzate soprattutto le donne. Alcuni consigli per lenire le conseguenze.
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Fonte NZZ
Dopo un divorzio o una separazione si sta (economicamente) peggio
Entrambi incidono in maniera negativa sulla previdenza. Penalizzate soprattutto le donne. Alcuni consigli per lenire le conseguenze.

BERNA - I dati non mentono: secondo l’Ufficio federale di statistica, due matrimoni su cinque, in Svizzera, finiscono con un divorzio. E, seppur non tracciata statisticamente,, anche la percentuale di separazione fra coppie non sposate è verosimilmente simile.

Le conseguenze finanziarie - I numeri sono riportati dalla NZZ: oltre al dispendio di energie nervose, sono eventi che hanno delle conseguenze finanziarie importanti, spesso sottovalutate dalle persone.

Difficile mettere da parte i soldi - «Alla luce delle tendenze demografiche, è già una grande sfida mettere da parte una riserva sufficiente per la vecchiaia», afferma Reto Spring, presidente di FinanzPlaner Verband Schweiz «Secondo la mia esperienza - continua - tutti i miei clienti si trovano in una situazione finanziaria peggiore dopo un divorzio o una separazione».

Le donne - Le spese, infatti, aumentano: dal costo della vita (che in linea generale raddoppia) alla parcella degli avvocati. «Inoltre - continua Spring - spesso il rendimento sul lavoro scende». Le donne hanno una probabilità significativamente maggiore di finire a lavorare a tempo parziale rispetto agli uomini. Oggi, in media, le pensionate divorziate ricevono in media il 15% in meno di prestazioni se paragonate ai propri ex mariti.

I pilastri - In caso di divorzio, il patrimonio accumulato durante il matrimonio in tutti e tre i pilastri (AVS, cassa pensioni e previdenza privata) viene generalmente diviso. Nel primo, la cassa di compensazione effettua il cosiddetto splitting. Nel secondo, entrambi gli ex coniugi hanno diritto alla metà dei contributi versati durante il matrimonio. Sia nel secondo che nel terzo, viene “ordinata” la perequazione.

Le coppie non sposate: Per la separazione, è più complicato. Fra due conviventi, la perequazione del secondo pilastro sarebbe possibile solo se entrambe le casse pensioni la offrissero volontariamente. Eventualità piuttosto improbabile. «Si possono stipulare contratti di separazione - precisa Spring - ma sono molto rari. Se non ci sono figli in comune, non si devono nulla. E questo è un grosso svantaggio per il partner con un reddito più basso».

Alcuni consigli per lenire le conseguenze finanziare

    • Non escludere il rischio di divorzio o separazione.
    • Fare una previdenza complementare
    • Crearsi un fondo di riserva cui poter attingere in caso di bisogno («fino a tre mesi di stipendio», consiglia Spring»)
    • Non ridurre troppo il carico di lavoro
    • Occuparsi insieme delle finanze, non lasciando la gestione in mano al partner
    • Stipulare un contratto di convivenza

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