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ITALIAScontro tra treni, un pool di magistrati farà luce sulla vicenda

13.07.16 - 11:13
Le indagini dovranno accertare se effettivamente ci sia stato un errore nella segnalazione di partenza da una delle stazioni interessate
Scontro tra treni, un pool di magistrati farà luce sulla vicenda
Le indagini dovranno accertare se effettivamente ci sia stato un errore nella segnalazione di partenza da una delle stazioni interessate

CORATO - La Polizia ferroviaria di Bari, cui sono state delegate le indagini sul disastro ferroviario sulla Andria-Corato. ha sequestrato già ieri nelle stazioni di Andria e Corato documentazione che potrà essere utile per capire se effettivamente ci sia stato un errore nella segnalazione di partenza da una delle stazioni interessate.

Come ha già affermato il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, uno di quei treni non doveva essere in movimento sui binari in quel momento. Anche se il problema potrebbe essersi registrato nella stazione di Andria. Questo materiale, insieme a una delle scatole nere recuperate ieri sera, consentirà probabilmente di accertare l'esatta modalità dello scontro tra i due treni.

Le indagini sono coordinate per ora dal procuratore facente funzioni di Trani, Francesco Giannella. In mattinata, negli uffici della Procura tranese, è stato costituito un pool di indagini del quale faranno parte altri magistrati.

L'inchiesta è al momento a carico di ignoti con le ipotesi di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Ma è probabile che nelle prossime ore ci sarà l'iscrizione dei primi indagati.

Giannella sta tenendo in Procura, una riunione operativa alla quale partecipano tutte le Forze di polizia che stanno indagando sul disastro e tutti i magistrati del suo ufficio. L'indagine avviata è per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo.

L'indagine dovrà accertare non solo chi ha sbagliato, ma se chi ha sbagliato è caduto in errore da solo o se è stato indotto in errore da altri. Dovrà poi verificare l'adeguatezza del sistema di controllo rispetto alle norme in vigore, e i tempi del raddoppio della tratta e di ammodernamento del sistema di controllo del traffico. Il progetto di raddoppio della linea ferroviaria Bari-Barletta, gestita da Ferrotramviaria, era previsto dal 2008 e doveva concludersi entro il 2015, ma finora non è stato realizzato fino in fondo.

«L'indagine non si fermerà all'errore umano, dobbiamo scandagliare tutte le possibilità anche per non fare l'errore di fermarci a quello che è successo ieri"x ha detto il procuratore Giannella, poco prima dell'inizio dell'incontro tra i magistrati e gli investigatori che indagano sulla strage. Il procuratore ha confermato che per il momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati anche se, ha aggiunto, «forse solo per qualche ora». E ha ribadito che l'indagine riguarderà anche altri filoni investigativi: «Indaghiamo anche sui ritardi nei lavori sulla linea - ha infatti spiegato - e sui mancati sistemi di sicurezza».

Intanto sono state recuperate due scatole nere dei treni coinvolti nell'incidente ferroviario, come ha spiegato il dirigente della Polizia ferroviaria della Puglia, Giancarlo Conticchio. Sono stati inoltre sequestrati e acquisiti i registri delle stazioni di Andria e Corato, i filmati delle telecamere lungo la linea e le comunicazioni telefoniche, trascritte nei fonogramma, tra i capistazione dei due scali. «Che c'è stato un errore è chiaro - ha detto Conticchio - stiamo valutando se di natura umana o tecnica».

Il bilancio rimane di 27 morti; anche oggi al centro di raccolta sangue dell'Avis di Barletta c'è la coda per donare il sangue, così come sta accadendo in tutti gli ospedali della Puglia. Sono stati completati nel frattempo i riconoscimenti delle vittime da parte dei parenti.

 

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