E' il risultato di un sondaggio di ricerca in Romania. Malessere nella società rumena a causa di mancanza di prospettive lavorative e peggioramento del sistema sanitario ed educativo
BUCAREST - Secondo un sondaggio reso pubblico in Romania dal centro di ricerca Inscop, più del 40% dei romeni ritiene che la situazione nel Paese sia oggi peggiore che ai tempi del regime comunista di Nicolae Ceausescu. Solo il 33% afferma che le cose oggi vanno meglio che nel 1989 e il 17% sostiene che è tutto rimasto uguale.
Gli analisti di Inscop hanno chiarito che il sondaggio non evidenzia un'ondata nostalgica verso il defunto regime comunista, ma certo segnala malessere nella società romena, in particolare a causa della perdita della prospettiva di avere un lavoro fisso, oppure a causa dei servizi sanitari e del sistema educativo, considerati dagli intervistati peggiori oggi che nel periodo pre-1989.
Tra i più delusi dagli sviluppi seguiti alla svolta democratica, spiccano i romeni che oggi hanno più di 50 anni, inclusi quelli che a Timisoara e Bucarest, nel dicembre 1989, erano in prima fila contro la repressione. Il 45,8% di loro ritiene che oggi la vita nel Paese - oggi membro di Ue e Nato - sia peggiorata rispetto a 25 anni fa. Il sondaggio è stato commissionato dal quotidiano Adevarul.
ats