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EX INSEGNANTE UCCISA: Un delitto che ricorda quello di Marisa Fontanella

Come alla giovane commessa uccisa nel febbraio del ’96 anche Anna Barindelli aveva denunciato la scomparsa della sua biancheria intima
EX INSEGNANTE UCCISA: Un delitto che ricorda quello di Marisa Fontanella
Come alla giovane commessa uccisa nel febbraio del ’96 anche Anna Barindelli aveva denunciato la scomparsa della sua biancheria intima
BELLAGIO – Un sottile inquietante filo, una piccola serie di analogie che unisce l’omicidio di Anna Barindelli al delitto di Marisa Fontanella, la giovane commessa del negozio “Replay” di Como uccisa la mattina del sei febbrai...
BELLAGIO –Un sottile inquietante filo, una piccola serie di analogie che unisce l’omicidio di Anna Barindelli al delitto di Marisa Fontanella, la giovane commessa del negozio “Replay” di Como uccisa la mattina del sei febbraio ’96 in un locale disabitato a pochi metri dalla sua abitazione in piazza Carcano a Erba. Come Marisa, anche Anna aveva subito l’anno scorso il furto della sua biancheria intima. E se inizialmente non aveva dato peso ai furti, con il passare del tempo aveva poi cominciato a preoccuparsi tanto da confidarsi con i parenti e con una collega per le continue sparizioni e a decidere di non più stendere mutandine e reggiseni all’esterno, nel giardino della villetta di via Giovanni Vitali. Di quei furti, però, non aveva mai fatto alcuna denuncia ai Carabinieri. Le indagini ora puntano sulla pista passionale: un amore respinto? Forse una relazione che la giovane ex insegnante aveva interrotto per tornare con Gabriele Gilardoni, il falegname fidanzato con cui da poco aveva riallacciato i rapporti e che con lui ha passato quasi tutta la notte. Per il delitto di Marisa Fontanella in pochi giorni i Carabinieri, coordinati dal Sostituto Vittorio Nessi, giunsero ad individuare l’assassino nello zio Fiorenzo Alfano condannato a 24 anni di reclusione, con sentenza confermata in tutti i gradi di giudizio. Un mistero quello, nonostante la condanna, mai chiarito del tutto. Alfano si è sempre professato innocente pur ammettendo di essere penetrato nella stanza della commessa per rubarle gli indumenti intimi, mai ritrovati. Gli oggetti di valore, invece, furono recuperati in un tombino a Como su indicazione di un giovane tossicodipendente.

di Bob Decker

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