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COMO: Consob conferma “Atti alla Magistratura per O.P.A. fantasma Dmail.it
La lettera settimanale conferma le indiscrezioni lanciate da Ticinonline e da Merateonline sulle indagini avviate nei confronti del gruppo che alcuni mesi fa aveva assorbito parte del capitale della Gidiemme Stampa, l’editrice dei settimanali “Giornale di Como”, “di Erba”, “di Cantù” ed altre testate della Lombardia
COMO: Consob conferma “Atti alla Magistratura per O.P.A. fantasma Dmail.it
La lettera settimanale conferma le indiscrezioni lanciate da Ticinonline e da Merateonline sulle indagini avviate nei confronti del gruppo che alcuni mesi fa aveva assorbito parte del capitale della Gidiemme Stampa, l’editrice dei settimanali “Giornale di Como”, “di Erba”, “di Cantù” ed altre testate della Lombardia
COMO –
La lettera settimanale della Consob conferma le notizie già trapelate sulla trasmissione alla magistratura di Milano, con l’ipotesi di insider trading, degli atti relativi all’anomalo rimbalzo in Borsa del prezzo dei tit...
COMO –La lettera settimanale della Consob conferma le notizie già trapelate sulla trasmissione alla magistratura di Milano, con l’ipotesi di insider trading, degli atti relativi all’anomalo rimbalzo in Borsa del prezzo dei titoli Dmail.it il 5 e 6 novembre dello scorso anno, a seguito delle voci sulle presunte offerte d'acquisto dell’81% delle azioni, fatte ai principali soci da una banca lussemburghese. Secondo quelle voci la Populaire du Luxemburg sarebbe stata disposta a lanciare un’O.p.a. pagando 18 €uro per azione, mezzo €uro in più del prezzo di collocamento, e i titoli della società il 6 novembre erano arrivati a 14 €uro, contro gli 8 del giorno prima. L’indagine dovrà accertare anche le cause che hanno portato il 12 marzo scorso uno dei soci fondatori e amministratore delegato di Dmail.it, Rinaldo Denti, a dimettersi dalla carica e ad uscire dall'azionariato cedendo la sua quota al socio spagnolo Banfort Consultadora. La Dmail.it nei mesi scorsi aveva acquistato il gruppo Netweek, di cui fanno parte settimanali diffusi come il “Giornale di Como”, il “Giornale di Cantù”, il “Giornale di Erba”, il “Giornale di Merate” e lo storico ed ultracentenario “Giornale di Lecco”. Il gruppo Dmail aveva, infatti, raggiunto un accordo con la “Gidiemme Stampa Srl”, la finanziaria dei soci di maggioranza del Giornale di Como e delle altre testate sorte negli ultimi anni in alcune province lombarde. In base a questo accordo i tre soci, Gianluigi Viganò, Giancarlo Ferrario e Angelo Baiguini avrebbero ceduto tutte le loro quote societarie (mantenendo soltanto un simbolico 1% ciascuno) alla Dmail stessa ottenendo in cambio non “carta” come usa al numtel ma soldi freschi, qualcosa come 13 miliardi al lordo di imposta di capital gain.
di Bob Decker
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