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VARESE: Tre morti sospette all’ospedale Macchi

Si indaga sul decesso di una 19enne dopo una banale operazione per vene varicose, 4 medici spediti a processo per la morte di una ragazza a seguito di una emorragia interna ad un rene e rimasta per sei ore in attesa dell’intervento. E i genitori di un bimbo di 3 anni chiedono 5 miliardi di risarcimento alla ditta che costruì una cannula inserita nella gola del piccino dopo una operazione di trachetomia e finita nei bronchi
VARESE: Tre morti sospette all’ospedale Macchi
Si indaga sul decesso di una 19enne dopo una banale operazione per vene varicose, 4 medici spediti a processo per la morte di una ragazza a seguito di una emorragia interna ad un rene e rimasta per sei ore in attesa dell’intervento. E i genitori di un bimbo di 3 anni chiedono 5 miliardi di risarcimento alla ditta che costruì una cannula inserita nella gola del piccino dopo una operazione di trachetomia e finita nei bronchi
VARESE – Sembra essere la giornata dedicata al pianeta malasanità e dintorni. Detto dell’intervento chirurgico saltato causa sciopero al “Mandic” di Merate, detto del processo legato alle presunte tangenti per il “Manzoni” di ...
VARESE –Sembra essere la giornata dedicata al pianeta malasanità e dintorni. Detto dell’intervento chirurgico saltato causa sciopero al “Mandic” di Merate, detto del processo legato alle presunte tangenti per il “Manzoni” di Lecco, il nostro tour prosegue con una puntatine a Varese dove scoppia una grana che per molti versi assomiglia a quella sui 15 casi di morte sospetta al Sant’Anna di Como e per i quali il Sostituto Procuratore Massino Astori di Como ha dall’estate scorsa aperto un fascicolo di inchiesta che sta anche per essere chiuso dopo le relazioni consegnate poche settimane or sono dalla Polizia in servizio all’ospedale e che ha avuto il compito di raccogliere le testimonianze di medici e infermieri. Nessuno al momento è indagato. A Varese le morti sospette sono tre: fra queste quella di una ragazza di 29 anni deceduta alcuni giorni fa dopo un banalissimo intervento nel Reparto di Chirurgia. Proprio come in Chirurgia sono avvenute le 15 morti sospette al Sant’Anna. La ragazza era stata ricoverata in Day Hospital per una banale operazione per vene varicose. Il giorno dopo essere stata dimessa, però, è stata colta da un malore che in pochi minuti l’ha stroncata. Un secondo caso riguarda, invece, la richiesta di un maxi risarcimento danni avanzata al Tribunale Civile dai genitori di un bimbetto morto nel ’95 a soli tre anni per soffocamento dopo un intervento di tracheotomia nel corso del quale gli era stata inserita nella gola una piccola cannula. La stessa che qualche mese dopo era finita nei bronchi del piccolo provocandone il decesso. In sede penale furono assolti i medici che eseguirono agli “Ospedali Riuniti” di Bergamo l’operazione ma ora la famiglia che abita a Varese chiede 5 miliardi di danni all’azienda americana produttrice della cannula. Le perizie a suo tempo svolte stabilirono, infatti, che avrebbe dovuto resistere per almeno cinque anni. E veniamo all’ultimo caso: qui sono coinvolti quattro medici dell’Ospedale di Circolo “Macchi” per la morte di una giovane 20enne arrivata al pronto soccorso con forti dolori alla schiena a seguito di un banale incidente di strada avvenuto nei giorni precedenti. Dopo essere rimasta per sei ore in attesa su un lettino (del caso ne abbiamo già riferito in precedenti lanci) morì per una emorragia interna ad un rene. A portarla in ospedale fu il suo medico di fiducia che intuì la gravità della situazione ma in ospedale, probabilmente, non si ritenne urgente intervenire. I quattro medici verranno processati nella primavera del prossimo anno.

di Bob Decker

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