CONFINE: Delitto parrucchiere: Thomas resta dentro

COMO.

Resta in carcere il 17enne reo confesso dell’omicidio a scopo di rapina del Vito Pisciotta, il parrucchiere di Ponte Chiasso ucciso la sera di domenica 19 agosto. Quest’oggi al termine dell’interrogatorio durato un’oretta nel carcere “Beccarla” di Milano, il Giudice dell’Indagine Preliminare del Tribunale minorile di Milano, Zavola, ha convalidato il Fermo operato dalla Squadra Mobile di Como la notte di sabato scorso, poche ore dopo il rinvenimento del cadavere all’interno del negozio di piazzetta 24 Maggio, a due passi dal confine con il Ticino. La Pubblica Accusa, rappresentata dalla Dottoressa Tanga e che non ha incontrato l’opposizione della difesa, ha chiesto ed ottenuto la conferma della misura restrittiva in galera. “Thomas è un ragazzo come tanti, non un criminale.”– ha affermato l’avvocato, Alessandro Casartelli che con il collega Edoardo Pacia ha assunto l’incarico di difensore del giovane. Durante il colloquio con il G.I.P. milanese, il minorenne avrebbe confermato sostanzialmente quanto già detto nelle dichiarazioni rese davanti al P.M. della Procura di Como, Cinzia Perroni, e al Dr. Giuseppe Schettino della Mobile, negli uffici della Questura viale Roosevelt dopo 4 ore di interrogatorio. Oggi è anche stata eseguita dall'Anatomopatologo Antonio Osculato del Sant'Anna l'autospisa che avrebbe rilevato, fra l'altro, come le coltellate siano state 4.“Thomas – ha detto ancora il difensore – mi è apparso molto preoccupato, più per i suoi genitori (presenti a Milano), per lo choc che ha loro procurato, che non tanto per se stesso. Scombussolato, ma sembra aver realizzato la gravità di quanto fatto quella sera”. Oggi è anche stata eseguita dall'Anatomopatologo Antonio Osculato del Sant'Anna l'autospisa che avrebbe rilevato, fra l'altro, come le coltellate siano state 4. I funerali allo stato attuale non sono ancora stati fissati, come confermato da Don Remo Orsini.