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CONFINE: Delitto del parrucchiere: oggi dal G.I.P. il minorenne assassino

E al Sant’Anna si attende l’autopsia sul martoriato corpo di Vito Pisciotta
CONFINE: Delitto del parrucchiere: oggi dal G.I.P. il minorenne assassino
E al Sant’Anna si attende l’autopsia sul martoriato corpo di Vito Pisciotta
COMO. Potrebbe forse aggiungersi qualche nuovo importante tassello dall’interrogatorio previsto per questa mattina al “Beccarla” di Milano nei confronti di T.B., il 17enne di Ponte Chiasso accusato di aver ucciso e derubato il barbiere di piaz...
COMO.

Potrebbe forse aggiungersi qualche nuovo importante tassello dall’interrogatorio previsto per questa mattina al “Beccarla” di Milano nei confronti di T.B., il 17enne di Ponte Chiasso accusato di aver ucciso e derubato il barbiere di piazzetta 24 maggio insieme a Marino Zandi, già sentito ieri mattina per due ore dal Giudice dell’Indagine Preliminare di Como, Vittorio Anghileri. Stamani il minorenne, che fu anche alle dipendenze della vittima, comparirà davanti al Giudice Preliminare dei Minori di Milano: ad assisterlo l’avvocato Edoardo Pacia che dovrebbe essere affiancato dal collega Dino Luzzani, nominato inizialmente d’ufficio. La posizione del ragazzo è molto delicata, alla stregua del suo compare 21enne di Sagnino che nell’interrogatorio di ieri, dopo aver ammesso davanti alla Polizia sabato notte di aver inferto almeno una coltellata, ha sostenuto di non ricordare di aver ammazzato una persona. Versione di comodo? Momentanea amnesia? Ricorda però di aver sferrato un fendente di rovescio. Marino Zandi sarebbe apparso anche come se non avesse del tutto coscienza di quanto avvenuto la sera di domenica della scorsa settimana, anche se pare aver capito, quantomeno, di essersi inguaiato la vita. Lui, come T.B., ricorda bene il momento di entrare nel negozio di parrucchiere, ricorda il corpo di Vito Pisciotta steso sul pavimento in una pozza di sangue. Oggi, dicevamo, si attende l’esito dell’interrogatorio del minorenne che pure deve rispondere di omicidio volontario aggravato e concorso in rapina. Nelle confessioni dei due balordi cresciuti a pane e mortadella, il più giovane avrebbe avuto solo il compito di cercare il denaro, mentre il 21enne avrebbe dovuto “solo” tenere a bada il 63enne. Dai loro racconti è emerso che il coltellaccio dalla lama lunga una ventina di centimetri lo ha portato da casa il minorenne, ma ad impugnarlo al momento di entrare era Marino: “Dammelo, così mi sento più sicuro” avrebbe detto il 22enne al compare. Il coltello, per chi ancora non lo sapesse, è stato recuperato sabato pomeriggio dietro ad un cespuglio vicino al viadotto dell'autostrada a Monte Olimpino. Intanto oggi dovrebbe essere conferito l’incarico all’anatomopatologo del Sant’Anna, il Dr. Antonio Osculato, per lo svolgimento dell’autopsia che, a questo punto, potrebbe slittare a domani. Il Medico Legale è chiamato a chiarire le cause della morte e la dinamica dell’evento delittuoso. Uno degli aspetti ancora da chiarire resta quello legato al fatto che i due hanno agito a volto scoperto pur sapendo, almeno il minorenne, di essere riconosciuto. La risposta potrebbe rendere ancor più atroce e far aggravare la posizione di questi due idioti: è possibile che in piazzetta 24 maggio siano arrivati già con l’intenzione di uccidere, comunque andassero le cose? Al momento il Sostituto Cinzia Perroni della Procura di Como non contesta l’aggravante della premeditazione.

di Bob Decker

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