Dal Mondo
CONFINE: Delitto del parrucchiere, presi gli assassini: 1 è minorenne
Forse coinvolta anche una ragazzina. La confessione nella tarda serata di ieri. volevano rapinarlo. L’hanno soppresso con tre fendenti durante una colluttazione.
CONFINE: Delitto del parrucchiere, presi gli assassini: 1 è minorenne
Forse coinvolta anche una ragazzina. La confessione nella tarda serata di ieri. volevano rapinarlo. L’hanno soppresso con tre fendenti durante una colluttazione.
COMO.
Il giallo dell’assassinio del barbiere di Ponte Chiasso è stato risolto: ad uccidere cinque giorni fa Vito Pisciotta, 63 anni, sono stati due ragazzi, entrambi comaschi e giovanissimi insospettabili. Uno ha solo ventanni, l’altro è minor...
COMO.
Il giallo dell’assassinio del barbiere di Ponte Chiasso è stato risolto: ad uccidere cinque giorni fa Vito Pisciotta, 63 anni, sono stati due ragazzi, entrambi comaschi e giovanissimi insospettabili. Uno ha solo ventanni, l’altro è minorenne e forse è coinvolta anche la fidanzatina del più giovane. La confessione, drammatica, ieri sera alle 22.00 davanti al Sostituto Cinzia Perroni della Procura di Como che, insieme al Dirigente della Mobile cittadina, il Dr. Giuseppe Schettino, li ha torchiati per ore. Dopo aver inizialmente respinto ogni accusa hanno ceduto ammettendo tutto. Raccontando filo per segno quanto è accaduto nel retrobottega di piazzetta XXIV Maggio, a due passi dal confine. Vito Pisciotta era originario di Mazara del Vallo (Trapani) e a Como era arrivato 42 anni fa. I due giovani ora sono in stato di Fermo di Polizia Giudiziaria con la gravissima accusa di omicidio e rapina. Cosa è accaduto? Messi spalle al muro i due ragazzi hanno ammesso soltanto dopo 4 ore. E mentre i due maschi parlavano raccontavano, in un'altra stanza è proseguito nel corso della notte l’interrogatorio alla ragazzina da poco maggiorenne. Pisciotta è stato ucciso, dunque, per rapina: una delle primissime ipotesi avvallate dagli inquirenti che non hanno neppure escluso la pista dell’usura: il barbiere di Ponte Chiasso, infatti, era stato socio fino a non molto tempo fa di quel Fabio Gregorio, 49enne comasco arrestato il 23 luglio con l’accusa di essere uno strozzino con un giro miliardario e tassi d’interesse fino al 1.800%. . Con lui gestiva il bar “Le Muse” di via Zezio a Como. L’uomo, indagato dal P.M. Vittorio Nessi, è ancora in galera. Pisciotta era considerato una brava personam amato e stimato da tutti non solo nel popoloso quartiere ora sotto choc ma anche oltre confine dove contava numerosi affazionati clienti.
di Bob Decker
NOTIZIE PIÙ LETTE
ULTIME NOTIZIE DAL MONDO




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!