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VARESE: Un barista di Busto l'omicida del viado di Milano

Si tratta di un giovane 25enne descritto come "un pazzo dagli occhi spiritati"
VARESE: Un barista di Busto l'omicida del viado di Milano
Si tratta di un giovane 25enne descritto come "un pazzo dagli occhi spiritati"
BUSTO ARSIZIO. È un giovane barista di Busto Arsizio il giovane fermato la notte scorsa nell’ambito delle indagini sull’omicidio di un viado a Milano, ucciso con sei colpi di pistola. Il giovane, lo anticipavamo nei nostri precedenti lanci di m...
BUSTO ARSIZIO.

È un giovane barista di Busto Arsizio il giovane fermato la notte scorsa nell’ambito delle indagini sull’omicidio di un viado a Milano, ucciso con sei colpi di pistola. Il giovane, lo anticipavamo nei nostri precedenti lanci di mezzogiorno, è anche fortemente sospettato di essere l’autore del tentato omicidio di una prostituta nigeriana tra Busto Arsizio e Fagnano Olona la notte dell’8 giugno scorso e di una seconda nigeriana 23enne nella stessa zona due giorni dopo. In manette ora con l’accusa di omicidio si trova Luca Giudice, 25 anni, residente, come detto, a Busto Arsizio in via Rossini, nel quartiere di Beata Giuliana e posto in stato di Fermo di Polizia Giudiziaria dalla “Mobile” di Milano. Oltre all’omicidio di Carlos Enrique Teixferia, freddato domenica notte con una calibro 38, il giovane bustocco deve anche rispondere di altre cinque aggressioni avvenute nel fine settimana, due delle quali ai danni di prostitute nigeriane mentre le altre a “cerbiatti” di Corso Sempione a Milano. A lui gli investigatori ci sono arrivati dopo aver raccolto la testimonianza sulla presenza di “un pazzo dagli occhi spiritati” che si aggirava nelle zone dove sono avvenute le aggressioni. Ed è anche grazie alla collaborazione degli stessi travestiti, prostitute e viado che la Squadra Omicidi del capoluogo meneghino è arrivata a trovare il bandolo della matassa. Luca Giudice, che non risulta avere legami sentimentali di alcun genere, con la stessa pistola usata l’altra notte per far fuori il viado in via Brivio, aveva, il 10 giugno scorso, sparato anche ad un trans peruviano lungo viale Certosa. Quella stessa notte avrebbe tentato anche altri quattro raid: tre ai danni di trans, uno di una prostituta. A tradirlo, secondo quanto ha riferito oggi nel corso di una conferenza stampa il Sostituto Procuratore Roberto Craveia della Procura di Busto, il numero di targa dell’auto usata per aggirarsi in zona e il passaparola nell’ambiente della prostituzione maschile e femminile sulla presenza di “questo pazzo dagli occhi spiritati”. Una volta individuato il presunto killer, che poteva diventare "seriale", è stato seguito e poi fermato. Durante la perquisizione è stata anche trovata la calibro 38 usata per l'omicidio e che, a quanto pare, sarebbe stata sottratta ad un suo parente che la deteneva legalmente. Descritto come persona dai pochi amici, faceva saltuariamente il cameriere e il metalmeccanico, mentre la sua famiglia viene definita dagli investigatori “gente tranquilla e per bene”. Nello scorso mese di aprile il 25enne era stato denunciato da alcuni vicini di casa in quanto aveva esploso alcuni colpi di pistola a vuoto ma con il pericolo di colpire qualcuno. Difficile capire cosa lo abbia spinto a prendere di mira l’ambiente dei travestiti e delle prostitute e gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire tutti i suoi spostamenti negli ultimi 2 mesi. Il ragazzo agiva a bordo della sua Golf blu targata Varese e sull’asse Busto Arsizio-Viale, Certosa-Corso Sempione dove spesso aveva fatto salire viados. Ma in parecchie occasioni, riferiscono gli investigatori, i “cerbiatti” avevano preferito tagliare la corda perché spaventati dallo “quello sguardo da pazzo”. Il giovane è ora rinchiuso in una cella del Commissariato di Busto Arsizio e già avrebbe ammesso ogni sua responsabilità.

di Bob Decker

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