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SONDRIO: Lancio di sassi, domani udienza di convalida?
Uno dei due delinquenti in passato era finito dentro per aver esploso colpi di pistola contro una casa
SONDRIO: Lancio di sassi, domani udienza di convalida?
Uno dei due delinquenti in passato era finito dentro per aver esploso colpi di pistola contro una casa
SONDRIO.
Potrebbero comparire già domani mattina davanti al Giudice dell’Indagini Preliminare di Sondrio, Pietro Della Pona, i due mentecatti (ad essere buoni) protagonisti della notte di terrore in Valtellina: Roberto Mainetti, 30anni, e Matteo ...
SONDRIO.
Potrebbero comparire già domani mattina davanti al Giudice dell’Indagini Preliminare di Sondrio, Pietro Della Pona, i due mentecatti (ad essere buoni) protagonisti della notte di terrore in Valtellina: Roberto Mainetti, 30anni, e Matteo Bertolini, 23enne entrambi di Colorina (uno operaio, l’altro disoccupato) e con precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona devono rispondere delle pesanti accuse di tentato omicidio, lesioni gravissime e guida in stato di ubriachezza. Secondo quanto emerso dalle ferratissime indagini della Squadra Mobile di Sondrio, che ha lavorato gomito a gomito con i Carabinieri e la Procura di Sondrio, avrebbero trascorso la serata di sabato ad ubriacarsi passando da un bar all’altro e quando si sono stancati di trangugiare alcolici non avrebbero trovato null’altro da fare che lanciare sassi contro una decina di auto in transito sulla Statale 38m fino a colpire la “Audi 3” del 22enne rappresentante di commercio Andrea Bassi che stava tornando a casa dopo aver passato la serata ad un concerto. Lui ne ha fatto le spese dell’idiota condotta dei due imbecilli che per loro (se provata la responsabilità) si auspica una condanna durissima: peccato non esista in Italia la pena ai lavori forzati. Hanno rovinato la vita ad un ragazzo, serio, stimato, pieno di voglia di vivere e che ora si trova senza l’occhio sinistro per colpa del loro delinquenziale atteggiamento. Di loro se ne stanno occupando Il Procuratore Capo Gianfranco Avella e il Sostituto Stefano La Torre che nel corso dell’Udienza preliminare chiederanno la conferma dell’arresto e della detenzione i carcere. Non sembra che al momento abbiano ammesso le loro responsabilità ma ad inchiodarli vi sarebbero precisi riscontri investigativi, non ultime alcune testimonianze. Intanto sembra tramontare l’ipotesi inizialmente avanzata che sulla scena sia comparsa una seconda vettura di grossa cilindrata. Gli inquirenti si dicono convinti di aver chiuso il cerchio e che non siano coinvolte altre persone. Sempre secondo la ricostruzione degli investigatori Mainetti e Bertolini, avrebbero passato la serata dentro e fuori dai bar della zona e negli intermezzi si sarebbero divertiti a lanciar sassi contro le auto. Un divertimento che poteva andare avanti fino a chissà quando se non fossero stati individuati e bloccati attorno alle 4.30 di ieri dalla “Mobile” del capoluogo valtellinese per un controllo: nella Panda su cui viaggiavano avevano una spranga, una mazza da baseball ed altri oggetti che di norma non si tengono in auto come, ad esempio un macete. Mainetti, inoltre, nel ’99 era già finito dentro per aver sparato alcuni colpi di pistola contro un’abitazione a Selvetta di Colorina, poco lontano dalla sua abitazione.
di Bob Decker
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