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COMO. Un indagato per la collisione mortale avvenuta a cernobbio in agosto.
La Procura di Como si apprestra a chiudere l'inchiesta sulla tragedia del lago costata la vita ad un ragazzo di Grandate. indagato per omicidio colposo e lesioni un ristoratore di Blevio.
COMO. Un indagato per la collisione mortale avvenuta a cernobbio in agosto.
La Procura di Como si apprestra a chiudere l'inchiesta sulla tragedia del lago costata la vita ad un ragazzo di Grandate. indagato per omicidio colposo e lesioni un ristoratore di Blevio.
COMO. Clamorosa svolta nelle indagini condotte dal Sostituto Procuratore di Como, Massimo Astori, sulla tragica collisione avvenuta la notte del 5 agosto scorso nella rada di Cernobbio dove si scontrarono un gommone e un motoscafo condotto da Giusepp...
COMO. Clamorosa svolta nelle indagini condotte dal Sostituto Procuratore di Como, Massimo Astori, sulla tragica collisione avvenuta la notte del 5 agosto scorso nella rada di Cernobbio dove si scontrarono un gommone e un motoscafo condotto da Giuseppe Caimi, fratello di Toto Caimi, l’atleta canturino tragicamente morto durante una gara di sci nautico a Colico. La collisione di Cernobbio costò la vita a Matteo Bravin, figlio 27enne del titolare dell’omonimo colorificio di Grandate. A dare la svolta decisiva alle indagini, una superperizia che il Magistrato ha commissionato ad un grosso esperto di navigazione proveniente da Roma. L’esperto ha stabilità che la velocità del gommone era superiore al consentito e non aveva la luce obbligatoria di posizione, forse fuori uso a causa dell’ossidazione. La stessa perizia avrebbe stabilito che, invece, il motoscafo su cui viaggiava la vittima, era perfettamente in regola con le norme che regolano la circolazione sul lago di Como. Alla luce di tutto questo sotto inchiesta ci finisce Mario Abbruzzese, titolare di un ristorante di Blevio e che era alla comando del gommone. Per lui le accuse sono di omicidio colposo e lesioni. Nell’incidente rimasero ferite anche tre persone in modo, per fortuna, non grave. Cade, invece, ogni imputazione nei confronti di “Buby” Caimi, inizialmente indagato assieme ad Abruzzese. Quella notte, il gommone venne centrato in pieno dal potente “Tullio Abbate” e venne squarciato in due. Matteo Bravin venne colpito alla testa dal motore del gommone che scavalcò letteralmente il gommone e venne ripescato molte ore dopo ad una profondità di 17 metri. Il giorno dopo sarebbe partito per il Messico per alcuni giorni di vacanza.
UN LAGO ASSASSINO.
La tragica collisione costata la vita a Matteo Bravin di Grandate subito ci riportò alla mente una lunga serie di incidenti nautici con gravi conseguenze e avvenuti negli ultimi anni nelle acque del lago di Como. Era la notte del 12 luglio ’99 quando la motonave “Manzoni” speronò un motoscafo con a bordo 5 persone nel “Golfo di Venere, non lontano da Tremezzo. Due morirono, le altre tre rimasero ferite. È sicuramente il caso più grave della lista che comprende gli incidenti avvenuti dalla seconda metà degli Anni ’80 in poi. È in quel periodo, infatti, che un motoscafo condotto dall’industriale canturino della Mobil Girgi investe davanti all’Isola Comacina un’altra imbarcazione. Non ci furono morti ma da quel giorno c’è un uomo costretto a muoversi su una sedia a rotelle. Era, invece, il 10 ottobre dell’85 quando la turista svizzera Sandra Frei, 17 anni, viene travolta dall’aliscafo “Volorie”. Riesce a salvarsi, ma ora è senza un braccio. Il Comandante dell’aliscafo patteggiò la sua condanna. Il 16 ottobre dell’anno precedente morì Ernesto Binda, dipendente della Navigazione dei Laghi, residente a Oliveto Lario. In servizio sul battello “Spluga” cadde in acqua per cause accidentali e morì annegato. Nel ’97 un altro aliscafo speronò la barca appena noleggiata per una gita da due turisti tedeschi che stavano avvicinandosi al pontile di Menaggio. Per loro solo tanto spavento, così come nell’estate dello scorso anno per un pescatore investito da un motoscafo in piena notte mentre si trovava barca. Ma anche la sponda lecchese ha conosciuto tragici incidenti: Tantissimi anni fa (sul finire degli Anni 80) un giovane straniero che stava nuotando nel Golfo di lecco venne decapitato dall’elica del motoscafo pilotato da un suo amico che, per scherzo, si era messo a girargli attorno mentre altri amici lo fotografavano. A Colico nel ’95, infine, perse la vita il Campione di Sci nautico Toto Caimi, fratello di Buby che era alla guida del motoscafo che la notte del 5 agosto ‘99 ‘98 ha ucciso Matteo Bravin a pochi passi dal molo del lido di Cernobbio. Venne travolto e ucciso dal motoscafo di un altro concorrente.
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