Vini, spumanti e superalcolici assenti dalle tavole inglesi?

Un "cocktail perfetto" sta rallentando la distribuzione di superalcolici e bollicine, rendono attenti gli specialisti
LONDRA - Uno dei Paesi più noti per il consumo di alcol pro capite potrebbe presto ritrovarsi senza superalcolici, vini e spumanti durante le feste. È l'allarme lanciato dalla UK Wine and Spirit Association, che ha deciso di scrivere una lettera al segretario dei trasporti Grant Shapps negli scorsi giorni. Il documento è stato firmato da ben 48 membri dell'associazione, tra cui anche Moët & Chandon, Hennessy (del gruppo LVMH) e Laurent-Perrier.
Tra le principali cause, ricordate anche nella lettera, figura soprattutto la mancanza di autisti per il trasporto della merce. «È un problema urgente per le nostre attività ed è imperativo che il governo adotti misure immediate per contribuire a mitigare l'impatto della crisi della carenza di autisti prima del periodo natalizio».
Ad affaticare il sistema di distribuzione ci ha pensato anche la pandemia, con le varie chiusure, i problemi di approvvigionamento e di spedizioni, uniti ad un maggiore controllo alle frontiere. Il tutto ha portato ad un aumento dei costi per i produttori e importatori.




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