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Alla ricerca degli extraterrestri. Si apre un nuovo capitolo di ricerca scientifica

Grazie a nuovi potenti strumenti, una nuova corsa allo spazio sta per cominciare
Keystone
Fonte Ats
Alla ricerca degli extraterrestri. Si apre un nuovo capitolo di ricerca scientifica
Grazie a nuovi potenti strumenti, una nuova corsa allo spazio sta per cominciare
ROMA - 3, 2, 1... Al via una nuova corsa allo spazio. Stavolta i ricercatori puntano agli extra terrestri. L'annuncio durante una conferenza stampa tenuta dal premio Nobel svizzero per la fisica 2019 Michel Mayor. L'obiettivo è trovare tr...

ROMA - 3, 2, 1... Al via una nuova corsa allo spazio. Stavolta i ricercatori puntano agli extra terrestri. L'annuncio durante una conferenza stampa tenuta dal premio Nobel svizzero per la fisica 2019 Michel Mayor. L'obiettivo è trovare tracce chimica della presenza di vita su pianeti lontanissimi da noi nei prossimi dieci anni.

Sarà grazie a dei nuovi e potenti strumenti che la ricerca prenderà il via, notamente il telescopio spaziale James Webb, lo specchio mastodontico Extremely Large Telescope (Elt) e la missione Plato. «Il limite - ha spiegato Mayor a Roma in vista anche della Notte Europea dei Ricercatori NET - che ancora non ci ha permesso di identificare eventuali 'firme' della presenza di vita nei pianeti extrasolari è puramente tecnologico ma la nuova generazione di strumenti che metteremo in campo a breve quasi certamente ci garantirà quel passo in più che ci serviva».

Trovare gemelli della Terra, popolati da forme di vita, è solo questione di tempo: «massimo 10 anni, sono pronto a scommettere», ha continuato il presidente dell'istituto nazionale di astrofisica Marco Tavani. «È iniziata una corsa incredibile tra gruppi di ricerca per essere i primi a trovare tracce di vita aliena. Tutti gruppi caratterizzati da grandi collaborazioni ma anche da forte competizione».

A breve, quindi, potrà aprirsi un nuovo straordinario capitolo scientifico «ma dobbiamo sempre ricordare - ha sottolineato Mayor - che il nostro pianeta è la Terra e non sarà mai possibile raggiungere i pianeti extrasolari». Anche con le migliori tecnologie, ricorda il ricercatore svizzero, servirebbero milioni di anni per raggiungere il più vicino. «Continuiamo a studiare l'universo e i pianeti extrasolari ma ricordiamoci anche di preservare il nostro pianeta, non abbiamo piani B».

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