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REGIO INSUBRIA: Analogie fra l'omicidio di Pesaro e quelle del delitto avvenuto in Marzo a Como
Gli inquirenti sospettano collegamenti fra i due casi dopo l'arresto in centro Como dell'assassino dello stilista pesarese. Il complice bloccato a Ventimiglia.
REGIO INSUBRIA: Analogie fra l'omicidio di Pesaro e quelle del delitto avvenuto in Marzo a Como
Gli inquirenti sospettano collegamenti fra i due casi dopo l'arresto in centro Como dell'assassino dello stilista pesarese. Il complice bloccato a Ventimiglia.
COMO. E’ stato arrestato a Ventimiglia, al confine con la Francia, il marocchino ritenuto complice dell’assassino di Maurizio Aiudi, lo stilista pesarese ucciso la scorsa settimana per motivi ancora tutti da chiarire ma che sembrano avere sullo s...
COMO. E’ stato arrestato a Ventimiglia, al confine con la Francia, il marocchino ritenuto complice dell’assassino di Maurizio Aiudi, lo stilista pesarese ucciso la scorsa settimana per motivi ancora tutti da chiarire ma che sembrano avere sullo sfondo il mondo degli omosessuali. Da venerdì scorso lo si stava cercando nel comasco. Il sospetto coltivato dagli inquirenti lariani era arrivato all’indomani del fermo in via Cinque Giornate, in pieno centro “Città Murata” a Como, di Abdelmajid El Hilaly, 20 anni e ricercato con l’accusa di essere l’autore materiale del delitto. Secondo gli elementi di indagine, il complice, invece, sarebbe una persona conosciuta negli ambienti gay di Pesaro e dintorni e, a quanto pare, procurava giovani disposti a rapporti omosessuali e chi glieli chiedeva, così come avrebbe fatto mercoledì scorso anche con lo stilista. Nelle prossime ore, intanto, il Pubblico Ministero chiederà la convalida del fermo dell’extracomunitario bloccato in centro Como e che deve rispondere di pesantissime accuse quali: omicidio volontario, rapina aggravata, violazione di domicilio dello stilista. Quest’ultimo, dopo essere stato seviziato e imbavagliato fino a soffocare per aver preteso una prestazione troppo “umiliante”, era stato anche derubato di soldi e di due telefonini. Proprio uno di questi ha permesso agli inquirenti di rintracciarlo in riva al Lario, nell’abitazione di un amico tunisino. E mentre si cerca di far luce su questo delitto avvenuto lontano da Como, il Sostituto Procuratore Silvia Perrucci di Como ha dato nuovo impulso alle indagini sulla misteriosa morte di Federico Vaghi, il pensionato 60enne con frequentazioni omosessuali, trovato cadavere la mattina del 24 marzo scorso all’interno della sua abitazione di via Anzani a Como. Il delitto di Pesaro, infatti, ha portato alla luce molte similitudini fra i due casi e il Magistrato lariano è intenzionato a chiedere la prova del D.N.A. su Abdelmajid El Hilaly che, fra l’altro, avrebbe già ammesso di aver barbaramente assassinato lo stilista. L’esame del D.N.A. verrà poi confrontato con quello dei reperti rinvenuti nell’abitazione di Vaghi: mozziconi di sigarette, la saliva prelevata su un bicchiere e altro ancora.
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