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Nel cricket la rivoluzione si chiama bambù

Che è molto più sostenibile del salice usato solitamente, ma sempre più raro. Basterà per cambiare le tradizioni?
keystone-sda.ch / STF (Tsvangirayi Mukwazhi)
Nel cricket la rivoluzione si chiama bambù
Che è molto più sostenibile del salice usato solitamente, ma sempre più raro. Basterà per cambiare le tradizioni?
LONDRA - Anche se noi lo conosciamo pochisismo, è uno degli sport più apprezzati e praticati al mondo, soprattutto in Asia, nel Regno Unito, nelle sue ex-colonie e nei paesi del Commonwealth. Da Londra a Wellington, i fanatici del crick...

LONDRA - Anche se noi lo conosciamo pochisismo, è uno degli sport più apprezzati e praticati al mondo, soprattutto in Asia, nel Regno Unito, nelle sue ex-colonie e nei paesi del Commonwealth. Da Londra a Wellington, i fanatici del cricket sono centinaia di migliaia, se non milioni.

Sport estremamente tradizionale, nel quale il fair play e l'adesione allo "spirito di gioco", si è recentemente trovato alle prese con una possibile, e spiazzante innovazione: le mazze fatte con il bambù.

La novità, scrive il Guardian, scoperta da un team di ricerca dell'università di Cambridge ha spiazzato il mondo del cricket che è però sempre più in difficoltà per quanto riguarda le materie prime (lo abbiamo già scritto che nel 2021 il legno è sempre più raro).

Questo perché, da manuale, le mazze da cricket vengono solitamente realizzate in salice inglese che per crescere impiega 15 anni, e dai cui ceppi per si finisce per buttare via dal 15 al 30% del legname.

Il bambù, invece, è abbondante e di facile reperibilità in gran parte dei paesi dove è praticato. Le mazze in questione vengono realizzate utilizzando un laminato ottenuto miscelando al legno della resina.

Il risultato, giura il team al lavoro sul progetto, «è altrettanto maneggevole e prestante, anche se un po' più pesante», un aspetto - questo - sul quale «ci sarà da migliorare».

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