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COMO: Medico si allontana in bici dal lavoro, prima licenziato ora reintegrato

Il Giudice del Lavoro di Como ha ritenuto illegittimo e senza giusta causa il licenziamento del Dr. Marco Sapi, ginecologo del Fatebenefratelli di Erba
COMO: Medico si allontana in bici dal lavoro, prima licenziato ora reintegrato
Il Giudice del Lavoro di Como ha ritenuto illegittimo e senza giusta causa il licenziamento del Dr. Marco Sapi, ginecologo del Fatebenefratelli di Erba
ERBA - Assentarsi per qualche minuto dal proprio posto di lavoro per raggiungere la moglie che si trova in portineria non può comportare il licenziamento. Al più una sanzione. Lo ha stabilito questa mattina il Giudice del Lavoro di Como Benia...
ERBA -Assentarsi per qualche minuto dal proprio posto di lavoro per raggiungere la moglie che si trova in portineria non può comportare il licenziamento. Al più una sanzione. Lo ha stabilito questa mattina il Giudice del Lavoro di Como Beniamino Fargnoli. Protagonista del drastico provvedimento un medico dell’ospedale “Fatebenefratelli” di Erba, Marco Sapi, ginecologo, che la sera del 29 ottobre 2001 ebbe la malaugurata idea di allontanarsi dalla struttura ospedaliera in bicicletta e per questo inizialmente sospeso su iniziativa del Primario Elio Tucci. Un mese dopo, il 30 novembre, i vertici dell'Ordine Sacra Famiglia cui dipende l'ospedale erbese decisero di licenziarlo ritendo questo passo un “legittima decisione per abbandono del posto di lavoro senza adeguata giustificazione”. Non gradendo certo questa "siluramento" il Dr. Sapi aveva deciso di far ricorso al Tribunale del Lavoro ottenendo oggi ragione. Ovvero non solo l'immediato reintegro ma anche il riconoscimento del danno pari alla retribuzione globale di fatto a partire dal giorno del licenziamento fino a quello in cui avrà effettivamente ripreso il suo posto. Tuttavia il Giudice ha stabilito anche che l'Ospedale, che dovrà anche pagare 1.200 €uro più Iva per spese processuali, ha diritto a trattenere dieci giorni di stipendio al medico. Sapi non ha mai nascosto che dietro al suo licenziamento vi fossero in realtà, a suo avviso “antiche” ruggini con Tucci e, non ultimi, i tagli previsti all’ospedale erbese. Ben diversa la tesi offerta dal "Fatebene" nel sostenere che “il licenziamento è stato attuato dopo una istruttoria durata tre settimane e che ha permesso di raccogliere testimonianze sul comportamento scorretto del dipendente". I fatti: quel giorno, verso le 22.00, il ginecologo salta in groppa ad una bici e raggiunge la moglie all’ingresso del nosocomio dal cui perimetro non sarebbe, comunque, uscito. In quei minuti non vi erano emergenze. In tutto percorre una cinquantina di metri e prima di uscire avvisa le infermiere di turno che sarebbe tornato di lì a poco e porta con se il cerca-persone. Ma al rientro, pochi minuti dopo, il patatrac che la Direzione aziendale definisce “dovuto al fatto che lasciare l’ospedale durante il turno di guardia medica è una gravissima infrazione ed è deplorevole che si cerchi di coinvolgere una persona stimata come il Dr. Tucci per difendere le proprie marachelle”.

di Bob Decker

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