G8 Genova, scuola Diaz; polizia sospettata di false prove
Per il prefetto La Barbera, già indagato per concorso in lesioni e di omissione di controllo con l´aggravante di essere pubblico ufficiale, vengono ora ipotizzate anche le accuse di falso e calunnia. Al termine del blitz gli agenti sequestrarono due molotov, oltre a coltelli, spranghe e mazze. Nessun poliziotto si premurò di prendere le impronte digitali, in particolare sulle molotov. Di qui nacquero i primi sospetti nei magistrati, che hanno indagato a fondo.
Le accuse di falso e calunnia riguardano anche il "caso Nucera", l´agente romano che raccontò, avallato da alcuni funzionari, di essere stato accoltellato ma che è stato poi smentito da una perizia dei carabinieri del Ris, il Reparto investigativo scientifico. Questa nuova accusa per i funzionari di polizia, e che potrebbe essere contenuta nei prossimi avvisi di garanzia nei confronti dei poliziotti, alleggerisce la posizione dei 93 manifestanti arrestati durante il blitz, per cui era già pronta comunque la richiesta di archiviazione. Cambierebbe solo la motivazione. La loro posizione potrebbe essere archiviata infatti non per mancanza di prove certe nei loro confronti, ma perché le prove raccolte sarebbero state falsificate.




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