COMO: Sequestrato studio odontotecnico a Lambrugo

LAMBRUGO –Ci sono risvolti dopo le perquisizioni dei giorni scorsi in due studi odontotecnici della provincia di Como. Uno di questi, infatti, è finito sotto sequestro su disposizione del Sostituto Procuratore Tiziana Siciliano della Procura di Milano che sta indagando da un anno su una serie di irregolarità proprio nel settore odontoiatrico. Nei guai è così finito lo studio “Ondontosancarlo S.r.l.” con sede in via San Carlo a Lambrugo e con filiale anche a Carate Brianza, nel Milanese. A porre i sigilli sono stati i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni. Dalle indagini, che sono estese in molte regioni d’Italia, sarebbe emerso che alcuni medici odontoiatrici avrebbero fatto da prestanome a strutture sanitarie consentendo ad odontotecnici non ancora laureati di esercitare in modo abusivo la professione di odontoiatra, ovvero dell’attività di dentista. Alcune agenzie milanesi, stando sempre alle risultanze investigative, fungevano da intermediari proponendo i nomi dei dentisti disposti all’illecito. Fra i principali indagati troviamo il Dr. Luciano Giuliani che è già stato sospeso dall’Ordine degli Odontoiatri fino al dicembre del 2004. Per avere una idea delle dimensioni del giro individuato dalla Procura di Milano basti considerare che solo Giuliani figurava come Direttore sanitario una settantina di studi professionali all’interno dei quali operavano studenti e meccanici odontotecnici sparsi in tutto il territorio del Nord Italia, da Milano a Como, da Varese a Lecco, fino a Genova, Padova, Brescia e Cremona. Proprio il Dottor Giuliani sarebbe stato il precursore dell’uso degli studenti: in una delle sue strutture i Carabinieri hanno sorpreso in flagrante uno degli studenti più richiesti, tale Salvatore R..Il medico dentista, però, non si sarebbe limitato ad aprire e dirigere con le solite modalità tutti questi studi, ma avrebbe ideato anche un complesso sistema per “automatizzare il meccanismo”. I sanitari si rivolgevano ad alcune agenzie di servizio, quasi tutte con sede nell'hinterland di Milano, che li “proponevano” come direttori alle varie strutture. A portare al sequestro dello studio di Lambrugo sarebbe stato l’esito dell’esame della documentazione e del materiale rinvenuto durante la perquisizione avvenuta nei giorni scorsi.