Cerca e trova immobili
RUSSIA

Çeşme, la Chiesa rosa di San Pietroburgo

L’esotica colorazione doveva ricordare il successo sugli ottomani del 1770
www.colourbox.com
Çeşme, la Chiesa rosa di San Pietroburgo
L’esotica colorazione doveva ricordare il successo sugli ottomani del 1770
SAN PIETROBURGO – A guardarla dall’esterno, la Chiesa di Çeşme sembra quasi finta. La particolare colorazione pesca rende questa chiesa del tutto singolare anche in un luogo ricco di storia e tradizioni religiose differen...

SAN PIETROBURGO – A guardarla dall’esterno, la Chiesa di Çeşme sembra quasi finta. La particolare colorazione pesca rende questa chiesa del tutto singolare anche in un luogo ricco di storia e tradizioni religiose differenti come San Pietroburgo.

La Chiesa della Natività di San Giovanni Battista, questo il suo nome ufficiale, venne costruita nel 1780 dall’architetto russo Yury Felten, a cui i lavori vennero commissionati da Caterina la Grande, imperatrice di tutte le Russie.

L’opera doveva commemorare l’anniversario della vittoria ottenuta nel 1770 dall’esercito russo su quello ottomano nella baia di Çeşme, nel Mar Egeo, durante la guerra russo-turca (1768-1774), al termine della quale la Russia ottenne il controllo della Crimea e dell’Ucraina.

Se lasciare un ricordo imperituro di quella battaglia era il compito che Caterina affidò a Felten, bisogna dire che l’architetto lo assolse completamente. Lo stile neogotico, abbinato ad un colore tanto esotico, hanno infatti reso negli anni la Chiesa di Çeşme uno dei luoghi più cari ai cittadini di San Pietroburgo.

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE