Cerca e trova immobili
ITALIA

Michelle Hunziker: «Da bambina ho subito tante operazioni»

La presentatrice ha rivelato un retroscena della sua infanzia: «Ero sempre in ospedale»
Depositphotos (arp)
Michelle Hunziker: «Da bambina ho subito tante operazioni»
La presentatrice ha rivelato un retroscena della sua infanzia: «Ero sempre in ospedale»
MILANO - Sempre allegra e solare, Michelle Hunziker è il ritratto della salute, grazie a una forma fisica invidiabile ottenuta grazie soprattutto a intensi allenamenti di fitness. Per un periodo della sua vita, però, la vitaminica condu...

MILANO - Sempre allegra e solare, Michelle Hunziker è il ritratto della salute, grazie a una forma fisica invidiabile ottenuta grazie soprattutto a intensi allenamenti di fitness. Per un periodo della sua vita, però, la vitaminica conduttrice tv ha frequentato spesso ospedali e sale chirurgiche. Lo ha confessato la stessa Michelle in una delle sue Instagram Stories.

«Da piccola ho fatto un sacco di interventi, sono stata un un po’ sfortunatella - ha dichiarato la Hunziker, facendo poi l’elenco dei suoi problemi -  Ho avuto l’ernia inguinale, l’appendicite, poi a un certo punto, mi faceva malissimo la mano, avevo solo 9 anni, quindi non riuscivano a diagnosticarmi un tunnel carpale e allora mi hanno fatto una radiografia e hanno trovato che avevo due costole in più, rendetevi conto!». 

Il problema non è stato risolto tanto facilmente. «Mi hanno aperto tutto il collo qui in alto ancora le ho, due cicatrici. Poi però mi sono svegliata e mi faceva ancora male la mano…». E alla fine le due costole non gliele hanno più tolte. Più che il bisturi, a dare fastidio alla piccola Michelle in ospedale era altro.

«Ho passato un sacco di tempo negli ospedali svizzeri da bimba, in pediatria, ed ero sempre con ‘sto camice, quello con le ‘ciapet’ di fuori, che era la cosa che mi infastidiva più di tutto - ha raccontato la Hunziker - Tra l’altro ho dei bellissimi ricordi di quei momenti, perché erano tutti tenerissimi, giocavano con me, non si parlava mai che stavamo male. Ma il camice con le ‘ciapet’ di fuori era proprio bruttissimo, perché ti risvegliavi dall’intervento e per un po’ di tempo dovevi girare nei corridoi così».     

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE