Michelle Hunziker: «Da bambina ero più maschio dei maschi»

La presentatrice ha parlato della sua infanzia e del rapporto con la femminilità
Convivere con la propria femminilità non è stato sempre facile per Michelle Hunziker, che su Instagram ha raccontato come comportarsi da “maschiaccio” fin dall’infanzia l’abbia aiutata a superare stereotipi e luoghi comuni legati alla sua bellezza. «Amo l’essere nata donna ma molte volte mi sono sentita più maschio dei maschi - ha spiegato la conduttrice -. Fino ai 10 anni mi scambiavano per un maschietto, giravo con capelli a spazzola, pantaloni di velluto e toppe sulle ginocchia perché cadevo spesso con i pattini. I miei amici erano tutti maschi. Ero dinamica e molto monella».
L’approccio che aveva da bambina l’ha poi conservato da adolescente e da adulta, sfruttandolo a proprio vantaggio per potersi affermare. «Interpretare il ruolo maschile mi ha ‘salvato’ dalle conseguenze della mia femminilità sugli altri - ha aggiunto Michelle -. Mi spiego: appena ho iniziato a rendermi conto di avere femminilità e, perché no, sensualità durante l’adolescenza il risultato è sempre stato poco soddisfacente. Mi fischiavano dietro e mi prendevano poco sul serio perché bionda o con il culetto carino. Se provavo a fare discorsi strutturati venivo svalutata e tutto si riduceva all’estetica».
La Hunziker è riuscita a trovare la sua strada da sola, ma per il futuro la conduttrice pensa che sarà più facile per le ragazze essere donne, conservando la loro femminilità. «A volte per proteggerci dalla discriminazione noi donne ci trasformiamo in uomini ‘testoteronici’ - ha concluso Michelle -. Le cose finalmente stanno cambiando, per tutti coloro che si sono sentiti ‘diversi’ a causa di una cultura sbagliata... Stiamo finalmente camminando nella direzione giusta: l’accettazione che non esiste ‘diverso’ ma originale, autentico... Semplicemente umano».




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