Caterina Balivo: «Ecco perché ho partorito senza epidurale»

La conduttrice avrebbe voluto partorire in casa
ROMA - Nel nuovo numero in edicola del settimanale 'Chi' Caterina Balivo ha spiegato la sua scelta di non ricorrere all'anestesia durante il parto del suo secondo figlio.
La piccola Cora è venuta alla luce la scorsa estate e la conduttrice sperava di poterla far nascere in casa.
«Ho fatto il parto come è il parto. È una scelta mia, questo sì. Io ho sempre temuto il parto e del primo scrissi su Twitter: 'È un'esperienza pulp'. Anche il mio primo figlio è nato con un parto senza epidurale. Ed è stato un parto lungo, complicato, è stato completamente diverso, naturale, ma indotto. Questa volta mi sono preparata per fare un parto in casa, mi sono fatta seguire da un'ostetrica...», ha spiegato la Balivo.
Poi ha aggiunto: «Avevo letto il libro di Elisabetta Malvagna e mi sono chiesta: 'Ma perché la cosa più naturale del mondo deve farmi tanta paura?'. Allora ho capito: quel bambino dal momento in cui nasce non è più tuo, è del mondo. C'è la paura del dolore, certo, ma soprattutto, c'è la paura che quel che è tuo non sia più solo tuo».
Purtroppo quando è arrivato il momento, Caterina non era a Milano e così il parto non ha più potuto avere luogo in casa. «Non l'ho potuto fare più in casa perché ho partorito dove ero in vacanza, a Grosseto. Quella mattina avevo capito che era arrivato il momento. Mi sono alzata, ho scelto il vestito più bello: molto colorato davanti, dietro bianco, 'voglio farla nascere così, con tutti i colori del mondo', mi sono detta», ha raccontato.




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