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CINEMA : Vietato ai minori di 18 anni Hannibal

La Commissione Cinema Giovane ha deciso di vietare in Ticino ai minori di 18 anni la visione di Hannibal, film al centro di polemiche per le scene di violenze in esso contenute. Marco Baudino, membro della Commssione, ha spiegato i motivi.
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CINEMA : Vietato ai minori di 18 anni Hannibal
La Commissione Cinema Giovane ha deciso di vietare in Ticino ai minori di 18 anni la visione di Hannibal, film al centro di polemiche per le scene di violenze in esso contenute. Marco Baudino, membro della Commssione, ha spiegato i motivi.
È il film che sta suscitando più polemiche in questo momento. Hannibal, che è arrivato nelle sale ticinesi venerdì, è stato vietato nel nostro Cantone ai minori di 18 anni. Se nella Svizzera romanda la storia del cannibale Dr. Hannibal Lecter è...
È il film che sta suscitando più polemiche in questo momento. Hannibal, che è arrivato nelle sale ticinesi venerdì, è stato vietato nel nostro Cantone ai minori di 18 anni. Se nella Svizzera romanda la storia del cannibale Dr. Hannibal Lecter è stata vietata ai minori di 16 anni e nella Svizzera tedesca un lungo dibattito non ha portato ancora a nessuna decisione finale, il divieto arriva da noi in maniera categorica dalla Commissione Cinema Giovane. In Italia il divieto è stato abbassato ai 14 anni e la cronaca di questi giorni ha riportato la notizia che molte persone si sono sentite male dopo la visione di alcune scene tanto da richiedere l’intervento dell’ambulanza fuori dal cinema. Abbiamo chiesto a Marco Baudino, membro della Commissione, il motivo di vietare il film a 18 anni.

« Nel film c’è un estrema violenza. Premetto col dire che non esiste una violenza positiva e una negativa, ma esiste una violenza contestualizzata e con un preciso fine costruttivo o artistico (esempio «Salvate il soldato Ryan», «Star Trek») e una violenza gratuita e fine a se stessa. Hannibal rientra in quest’ultimo caso. Abbiamo ritenuto di intervenire con un divieto ai minori di 18 anni, perché nel film viene presentata una violenza quasi come un valore positivo, c’è quasi un compiacimento del sangue versato e dei corpi squartati. Hannibal appare come un eroe positivo che esercita una violenza gratuita e spettacolarizzata».

Quindi molto diverso da «Il silenzio degli innocenti».
È molto diverso dal primo film dove c’è una violenza psicologica con una genialità di fondo e dove le scene di violenza vengono semmai narrate e mai sbattute in faccia allo spettatore. Qui, in Hannibal, vengono regolarmente rappresentate con una sorta di autocompiacimento che ti porta, cosa molto grave, a giustificare il mostro. Hannibal diventa agli occhi del pubblico una specie di liberatore della società e di altri piccoli mostri che ruotano attorno a lui. In sostanza c’è una normalizzazione della violenza come un fatto quotidiano e quindi giustificata in quanto forma liberatoria.

Intanto di Hannibal si continua a parlare su giornali, televisioni e radio. Anche su Internet il film fa la sua bella figura con una serie di siti che ruotano tutti attorno alla figura del mostruoso cannibale.

http://www.hannibal-filmauro.it/ : È il sito italiano ufficiale di Hannibal

http://www.randomhouse.com: Il sito ufficiale di Thomas Harris, autore dei best-sellers del Cannibale

http://www.fbi.htm: È la pagina dell'FBI alla quale Hannibal fa riferimento nel film

http://www.chianti.it : È il sito di una delle zone più belle d'Italia, dove si produce il vino preferito del Dott. Lecter

http://www.serialkillers.net/: È un sito rivolto a tutti coloro che vorrebbero sapere qualcosa in più dei serial killers

di Sal Feo

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