Natalino Balasso in scena al Sociale con "Libera Nos"

Venerdì 17 novembre alle 20.45
BELLINZONA - Dopo Neri Marcorè, sarà la volta di Natalino Balasso a salire sul palcoscenico del Teatro Sociale di Bellinzona. Venerdì 17 novembre alle 20.45 Balasso, assieme a Mirko Artuso, sarà l'interprete di “Libera Nos”, commedia ispirata al romanzo “Libera nos a Malo” di Luigi Meneghello e diretta dal regista Gabriele Vacis.
Natalino Balasso è uno dei pochi protagonisti di “Zelig” a dimostrare di non avere il fiato corto della battuta “usa e getta”, ma di essere attore a tutto tondo: attore comico, sì, ma attore di teatro, non solo di cabaret televisivo.
Si tratta di uno spettacolo salutato da un grande successo di critica e di pubblico e in cui Balasso eredita il ruolo che 15 anni fa è stato di Marco Paolini: un’eredità impegnativa, di cui Balasso si dimostra degno con una grande prova d’attore. “Libera Nos” è l’adattamento teatrale di un grande romanzo: “Libera nos a Malo” di Luigi Meneghello. Si tratta di un divertente ed emozionante “amarecord” del Veneto dai gustosi sapori felliniani e in cui si mescolano l’immediatezza del dialetto vicentino (comprensibilissimo e coloratissimo) e la lingua italiana: il dialetto come espressione della spontaneità e della gioia con cui viene rievocata quella stagione magica di avventure e scoperte che è l’infanzia vissuta in un paesello di provincia; l’italiano come espressione della consapevolezza di avere messo alle spalle molti sogni e illusioni e di avere ormai indossato i panni più inquadrati e rigorosi dell’adulto. Dal dialetto all’italiano, ovvero dalla naturalezza dell’infanzia all’artificiosità dell’età adulta: “Libera Nos” evoca il percorso di un’esistenza attraverso la messa in scena di storie ingenue e toccanti e dei destini incrociati di futuri intellettuali o di futuri operai.
Il luogo in cui prende vita lo spettacolo è Malo, un piccolo paesello con i personaggi, le superstizioni e i tabù della vita paesana, le bande, le rivalità tra maschietti, i matti, la bonaria severità dei maestri, i primi approcci con le ragazzine, la conturbante scoperta degli “atimpuri”, che è poi divertente confessare al prete che indaga e allora gli “atimpuri” si moltiplicano e si ingrandiscono per il gusto di una gioiosa irriverenza.
I biglietti per l’unica rappresentazione dello spettacolo sono in vendita presso Bellinzona Turismo tel. 091 825 48 18.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!