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Orlando Del Don

Orlando Del Don
Nato a Gorduno e cresciuto a Bellinzona. Padre ferroviere e madre casalinga; un fratello ingegnere civile. Coniugato, 3 figli. Studi di medicina umana a Losanna. Ho lavorato come medico, dapprima alle dipendenze dell’EOC e dell’OSC e...

Nato a Gorduno e cresciuto a Bellinzona. Padre ferroviere e madre casalinga; un fratello ingegnere civile. Coniugato, 3 figli. Studi di medicina umana a Losanna. Ho lavorato come medico, dapprima alle dipendenze dell’EOC e dell’OSC e, successivamente, ho avviato un’attività indipendente come professionista a Bellinzona. Interessi: lettura (praticamente onnivoro!), cinema, animali, natura, poco sport.

Come è nata la passione politica?
La passione per la politica è una diretta conseguenza del mio interesse e della mia curiosità per le cose che mi circondano e del piacere del confronto dialettico, della discussione, dell’ascolto dell’altro. Un piacere e una passione che mi ha portato prima a studiare medicina e poi a specializzarmi in psichiatria, a presentare una tesi sulla storia della psichiatria ticinese e ad occuparmi psicoanalisi. L’Uomo è politico e l’essere dell’Uomo è totalmente pervaso dalla politica, anche quando non lo sa!

Quali i temi che le stanno più a cuore?
La sanità e la socialità, la sicurezza, la scuola e la formazione, l’imprenditorialità e il lavoro. I diritti del cittadino e la centralità dell’individuo e della famiglia per rapporto allo Stato.

Quali sono i problemi più urgenti da risolvere in Ticino?
L’occupazione, la sicurezza, l’aiuto alle piccole e medie imprese, i costi della salute, la difesa della nostra identità, delle nostre Istituzioni, delle nostre risorse e peculiarità.

Quale il Ticino del futuro che sogna?

Io sogno un Ticino autorevole, meno litigioso e lamentoso, non più diviso, polemico, rancoroso e ripiegato in difensiva. Un Ticino che sia un modello da seguire in Patria e all’estero. Perché il nostro talento e le nostre risorse umane devono finalmente poter essere messe in risalto, a vantaggio di tutti.

Perché dovremmo votarla?
A rischio di peccare di immodestia, direi che la mia candidatura può essere interessante - e quindi non da scartare a priori - perché conosco bene l’animo umano, le sue debolezze e le sue virtù, perché sono (e amo definirmi) un risolutore di problemi, perché conosco bene e amo il mio paese, perché non ho mai detto di no alle sfide della vita.

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