Casse allievi, le eccedenze sotto la lente

Un'interpellanza (primo firmatario Alain Bühler) sollecita il Consiglio di Stato in materia di trasparenza sulla gestione delle casse
BELLINZONA - Le casse allievi delle scuole - e, in particolare, la loro gestione - finiscono sul tavolo del Consiglio di Stato, interpellato per fornire «un chiarimento tempestivo per garantire equità, trasparenza e rispetto della legalità ancora nel corso del corrente esercizio scolastico».
«Negli ultimi anni la gestione delle risorse finanziarie raccolte tramite le cosiddette “casse allievi” delle scuole ha iniziato ad attirare l’attenzione pubblica e delle istituzioni», si legge nell'atto parlamentare, firmato da Alain Buhler (e sottoscritto da oltre 40 deputati), in cui viene sottolineata «la necessità di monitorare l’effettiva applicazione delle direttive» della relativa Risoluzione Governativa (del 10 luglio 2024) «e la piena rispondenza delle prassi scolastiche agli standard costituzionali e alle migliori raccomandazioni federali».
In questa cornice di riferimento, Bühler e co-firmatari chiedono in primis al governo di «fornire la lista aggiornata dei saldi delle casse allievi per ogni singola sede scolastica del Cantone» così come di chiarire «quali sono le norme legali, regolamentari o direttive interne che oggi disciplinano la costituzione, la gestione e l’utilizzo delle casse allievi».
Diverse domande si soffermano poi sulla questione delle eccedenze. Viene infatti chiesto all'esecutivo - sempre considerando le linee della suddetta Risoluzione Governativa - per quali motivi «non vengono restituite, compensate o ridotte attraverso un adeguamento dell’importo del contributo allievi», se «considera adeguato l'attuale importo annuale del contributo richiesto alle famiglie» e se «non ritiene opportuno introdurre criteri ancor più stringenti o una maggiore trasparenza sull’uso delle somme, per evitare accumuli pluriennali non giustificati».




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