Presidenza PLR Mendrisio: subentra Filippo Pfister
Presidenza PLR Mendrisio: subentra Filippo Pfister Giovanni Poloni lascia l'incarico dopo 4 anni
Giovanni Poloni lascia l'incarico dopo 4 anni
L’assemblea della Sezione PLR della Città di Mendrisio, presieduta da Tiziano Calderari, ha eletto ieri sera Filippo Pfister alla sua Presidenza. Pfister subentra a Giovanni Poloni che dopo 4 anni lascia l’incarico da un lato per impegni professionali e dall’altro a seguito della sua nomina a vice presidente del PLR cantonale.
Il neo Presidente sezionale, 39 anni, risiede nel Quartiere di Mendrisio, è avvocato, con studi in diritto effettuati a Zurigo e Lucerna, e dal 2018 è segretario giudiziario presso il Ministero pubblico a Lugano.
È Consigliere comunale nelle liste del PLR cittadino dal 2018 e dopo aver fatto parte della commissione delle petizioni, della commissione consultiva attività giovanili e della commissione consultiva Piano regolatore, è attualmente membro della Commissione della Gestione.
Nell’Ufficio presidenziale lo affiancano ora quali vice presidenti Andrea Carrara, Daniele Fumagalli, Cristina Mellini e Marco Pina; Segretaria è Elisa Kertic (che subentra a Dario Engeler), mentre a cassiere è confermato Matteo Lordelli.
All’assemblea hanno partecipato il Sindaco Samuele Cavadini, il municipale Samuel Maffi, il granconsigliere della Città Gabriele Ponti, la Presidente distrettuale Marie-Claude Tela e il Presidente cantonale Alessandro Speziali. Tutti hanno rivolto un plauso a Giovanni Poloni per la «presidenza partecipata e partecipativa» riconoscendogli lealtà, tenacia e capacità di creare confronto.
Samuele Cavadini ha rilevato come i momenti difficili con i quali il Paese è confrontato possano rivelarsi opportunità attraverso anche la declinazione pratica dei principi Liberali Radicali con i quali è cresciuto il nostro Cantone. Gli ha fatto eco Speziali rilevando come ora serva una politica dalle grandi visioni ma anche attenta al dettaglio della quotidianità di ognuno.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!