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LUGANO

Chiesa e Lombardi nel CdA delle AIL

Un'elezione non senza polemiche, avvenuta durante il Consiglio comunale di ieri sera. L'ex presidente nazionale dell'UDC scelto al secondo turno e con voto di protesta
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Chiesa e Lombardi nel CdA delle AIL
Un'elezione non senza polemiche, avvenuta durante il Consiglio comunale di ieri sera. L'ex presidente nazionale dell'UDC scelto al secondo turno e con voto di protesta

LUGANO - Fa discutere il rinnovo dei rappresentanti della Città nel consiglio d'amministrazione delle AIL. Marco Chiesa (UDC), malgrado le polemiche, è riuscito a entrare nel Consiglio d'amministrazione di AIL. Insieme a lui, un altro municipale della Città di Lugano ossia Filippo Lombardi, designato proprio dal Municipio nonostante abbia raggiunto i 69 anni d'età e nonostante potrebbe restare in carica solo un altro anno, come da statuto delle AIL. Oltre a loro sono stati eletti Mario Antonini, Fabio Forrer (proposti dal PLR), Lukas Bernasconi (Lega), Paolo Beltraminelli (Centro) e Filippo Zanetti (Sinistra).

Marco Chiesa è stato sostituito in corsa al candidato ufficiale democentrista Tiziano Galeazzi. Nella serata di ieri, durante il Consiglio comunale, dei voti del secondo turno su 54 schede, 38 erano bianche. Su 54 presenti, solo 15 consiglieri comunali hanno appoggiato la sua nomina nel CdA. Un voto, a quanto pare, di protesta.

Nei confronti dell'ex presidente nazionale dell'UDC non sono mancate parole forti. A Galeazzi, che per il bene del partito si è fatto da parte, sono andati invece gli applausi. Per Nina Pusterla (PS) il comportamento di Chiesa è «stucchevole. Si comporta fondamentalmente come un bambino a cui hanno sottratto le caramelle, pestando i piedi e i pugni per ottenere quel che vuole».

Non è mancato il sostegno da parte del consigliere comunale UDC Alain Bühler per cui Marco Chiesa «è una persona competente».



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