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Pari opportunità e parità salariale: «Sì al coinvolgimento del Parlamento»

L'invito di FAFTPlus: superare il divario che caratterizza la Svizzera «e in particolare il Ticino»
TiPress
Fonte FAFTPlus
Pari opportunità e parità salariale: «Sì al coinvolgimento del Parlamento»
L'invito di FAFTPlus: superare il divario che caratterizza la Svizzera «e in particolare il Ticino»
BELLINZONA - Rendere possibile con regolarità un dibattito in Gran Consiglio sulle pari opportunità e sulla parità salariale in Ticino. È quanto chiede la mozione presentata da Anna Biscossa e cofirmatari-e. La Federazione Associazioni Femminili ...

BELLINZONA - Rendere possibile con regolarità un dibattito in Gran Consiglio sulle pari opportunità e sulla parità salariale in Ticino. È quanto chiede la mozione presentata da Anna Biscossa e cofirmatari-e. La Federazione Associazioni Femminili Ticino Plus (FAFTPlus), da sempre promuove il dibattito pubblico su queste tematiche che ritiene siano «di fondamentale importanza», e quindi esorta il Parlamento ad accogliere durante la prossima sessione del 6 novembre 2023 il rapporto di minoranza redatto dalla deputata Roberta Passardi.

Secondo FAFTPlus, la Svizzera, «e in particolare il Ticino», in materia di pari opportunità e parità salariale avanza «troppo lentamente, nonostante i vari strumenti, basi legali e dichiarazioni d’intenti messi a disposizione e promossi da Governo e Parlamento». «Ancora oggi - viene fatto notare - le donne guadagnano in media il 18% o 1'500 franchi al mese meno degli uomini», un divario salariale che si traduce, in età avanzata, in divario pensionistico e «che troppo spesso significa per le donne una terza età in povertà».

Per FAFTPlus le cause di questo divario sono molteplici, dalla «mancanza di una politica al passo con i tempi», all'esclusione di molte donne da posizioni dirigenziali e di responsabilità. Viene menzionata anche la violenza di genere, che «continua ad essere una piaga sociale che emargina ed esclude le donne toccate».

Un regolare dibattito a livello parlamentare - ne è convinta FAFTPlus - aiuterebbe dunque ad accrescere la consapevolezza dei politici, ma anche di tutta la popolazione, «dell’ampiezza della parità negata alle donne, favorendo di fatto il raggiungimento dell’obiettivo della Strategia parità 2030: “Donne e uomini partecipano con le stesse opportunità alla vita economica, familiare e sociale, fruiscono per tutta la vita della stessa sicurezza sociale e realizzano le loro aspirazioni in un ambiente improntato al rispetto e privo di discriminazioni e violenza”».

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