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BELLINZONAFuga di cervelli: «Più Stato sul mercato e migliori condizioni di lavoro»

06.03.23 - 08:25
La Gioventù Comunista critica l'iniziativa parlamentare dei Giovani del Centro: «Le elezioni alle porte risvegliano sensibilità»
Foto TiPress
Fuga di cervelli: «Più Stato sul mercato e migliori condizioni di lavoro»
La Gioventù Comunista critica l'iniziativa parlamentare dei Giovani del Centro: «Le elezioni alle porte risvegliano sensibilità»

BELLINZONA - È polemica tra la Gioventù Comunista e i Giovani del Centro dopo la presentazione da parte di questi ultimi di un'iniziativa parlamentare volta a incentivare il rientro dei ticinesi laureati in Svizzera interna nel cantone natio tramite il rimborso della metà delle imposte cantonali pagate nell'arco di 5 anni.

«Come Gioventù Comunista apprendiamo la notizia con relativo stupore - scrivono in una nota - forse le elezioni alle porte hanno svegliato una sensibilità nei confronti delle difficoltà dei laureati ticinesi? O si tratta semplicemente di una proposta volta ad acchiappare qualche voto tra i più giovani? Quel che è sicuro è che le tempistiche sono per lo meno sospette».

E ricordano che il loro gruppo «tematizza da anni il problema della fuga di cervelli, e appare chiaro che la misura proposta dai Giovani del Centro non vada a colpire nel segno, poiché i motivi che portano i giovani formatisi in Svizzera interna a non rientrare in Ticino sono altri».

Primo fra tutti, «un reddito medio nettamente inferiore alla media nazionale, seguito da una serie di problemi socio-economici sul fronte ticinese. Ad aver creato questa situazione ha collaborato principalmente una politica borghese poco lungimirante, che trascura la promozione di un’economia ad alto valore aggiunto e che orienta la formazione prettamente verso gli interessi del padronato» affermano.

E dunque la direzione da prendere sarebbe quella di «misure volte a promuovere la predominanza dello Stato sul mercato, a migliorare le condizioni di lavoro e a favorire una formazione più lungimirante dei giovani ticinesi».

I rappresentanti della Gioventù Comunista dicono anche che »non va poi scordato, sempre in quest’ambito, il grosso problema del precariato giovanile, altra causa di fuga di cervelli, contro cui ci siamo attivati attraverso una petizione diretta al Gran Consiglio ticinese, volta a migliorare le condizioni dei giovani che entrano nel mondo del lavoro, che siano laureati o meno». 

In sostanza, «la proposta dei Giovani del Centro appare come una misura cerotto, non volta a risolvere effettivamente il problema alla radice, quanto piuttosto a mettere una pezza alla situazione».

Ritengono che la strada da prendere «sia un’altra, una che ponga le condizioni necessarie affinché un giovane ticinese laureato possa rimanere in Ticino e condurre una vita decorosa».

 

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COMMENTI
 

Evry 1 anno fa su tio
Tante starnazzate ma pochi fatti

Elisa_S 1 anno fa su tio
... condizioni necessarie affinché un giovane ticinese laureato possa rimanere in Ticino e condurre una vita decorosa» In pratica rifare tutte le regole...a partire dalla paga minina basata sulla mediana Svizzera, non del nord Italia.

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a Elisa_S
Calcolata in base all funzione lavorativa.

Mattiatr 1 anno fa su tio
In Italia una percentuale fra il 70 e l'80 per cento è controllata direttamente o indirettamente dalla politica. La metà in tasse, il restante tramite partecipate statali o controllate di cassa depositi e prestiti (sempre politica). Direi che funziona da dio, anzi fanno i salti di gioia. Questo per non fare il solito esempio dell'unione Sovietica, crollata per il troppo benessere dato dal collettivismo (gli Ucraini ancora festeggiano la fame dopo la collettivizzazione dell'agricoltura).¶ Pensa te, uno dei successi Italiani è stato nell'aprire l'alta velocità alle compagnie private per notare che toh, lavorano meglio della ditta il cui ceo è il cugino, l'amico o il collega di partito.

Panda 1 anno fa su tio
Copia incolla: Sei troppo AVANTI con Ticino & Lavoro

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a Panda
??

matias13 1 anno fa su tio
Se7en: concordo con te! In ogni caso.....la fuga di cervelli....non sono sicuramente quelli di sinistra! Loro restano purtroppo....e hanno paura che li tocca lavorare! Come dire, se quelli bravi a cui potremmo spillare tutto se ne vanno, poi ci tocca lavorare! Che tenerezza che fanno

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a matias13
🤣👍

Se7en 1 anno fa su tio
…. Si certo, ogni qualvolta che ci sono le elezioni si svegliano tutti, propagandando temi molto sensibili ai cittadini, “solo” per acquisire più voti possibili. Poi una volta eletti, se eletti, tornano in letargo per i prossimi quattro anni, fregandosene di tutto e di tutti. E poi parlano tanto della politica italiana, che fa acqua da tutte le parti…! Resto della convinzione che se eliminassero tutti i privilegi …. e se abbassassero il salario, pari a quello di un operaio, non si candiderebbe più nessuno…! Sono solo degli opportunisti e niente più. 🤡🤢🤮

Simo76 1 anno fa su tio
Come sempre si fa “qualcosina” per attirare chi se n’è andato ma non si fa nulla per trattenere chi c’è! Oltretutto i lavoratori dipendenti non sono impresari e padroncini, credete che basti abbassargli le tasse per farli tornare? Mentalità borghese incapace di andare oltre al proprio naso.

M70 1 anno fa su tio
il problema è che tutti i politici se ne infischiano! in ticino non può rimanere nessuno perchè non c"è nessuna possibilità di lavoro x giovani e meno giovani. qui vogliono solo i frontalieri! politici e imprenditori vergognatevi!
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