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Il PS dice basta alla separazione precoce degli allievi

Il Comitato cantonale ha formalmente deciso che sosterrà l'iniziativa “Basta livelli nella scuola media”
Ti Press
Il PS dice basta alla separazione precoce degli allievi
Il Comitato cantonale ha formalmente deciso che sosterrà l'iniziativa “Basta livelli nella scuola media”
BELLINZONA - Il Comitato Cantonale del Partito Socialista si è riunito ieri sera in una seduta straordinaria per dibattere sul futuro dei livelli della scuola media. L’assemblea è stata preceduta da un dibattito tra Anna Biscossa ...

BELLINZONA - Il Comitato Cantonale del Partito Socialista si è riunito ieri sera in una seduta straordinaria per dibattere sul futuro dei livelli della scuola media. L’assemblea è stata preceduta da un dibattito tra Anna Biscossa (PS), Adriano Merlini (VPOD), favorevoli all’abolizione dei livelli, e Alessandro Speziali (PLR) e Sergio Morisoli (UDC) i quali, per contro, li vogliono mantenere. Alla fine della serata il Comitato Cantonale si è pronunciato per la loro abolizione sostenendo l’imminente iniziativa popolare “Basta livelli nella scuola media”.

Grazie ad un comitato composto da sindacati, dal Partito Socialista, da altri partiti e partiti della sinistra, così come da associazioni del mondo scolastico e rappresentanti delle associazioni dei genitori, verrà infatti lanciata nei prossimi giorni un’iniziativa popolare che vuole chiedere l’abolizione dei livelli in 3a e 4a media nelle lezioni di tedesco e matematica, eliminando così la separazione precoce degli allievi e delle allieve e favorendo una scuola più inclusiva.

«Dopo la scandalosa bocciatura del progetto del DECS in Parlamento, questa iniziativa è una risposta necessaria e indispensabile per chi vuole promuovere una scuola più giusta e inclusiva», sottolinea il PS. «Dire “Basta ai livelli” permetterà l’introduzione di modalità didattiche più inclusive che saranno definite dal mondo della scuola e dagli specialisti, e porteranno al rafforzamento dell’istruzione di base in Ticino nell’interesse di tutta la società e dell’economia cantonale».

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