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CANTONE / SVIZZERACamion tra Mendrisio e Chiasso: «Spostarli più a nord non è una soluzione»

06.12.21 - 17:20
Simonetta Sommaruga ha risposto a Marco Romano, che si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei comuni momò.
Ti Press/Keystone
Fonte ats
Camion tra Mendrisio e Chiasso: «Spostarli più a nord non è una soluzione»
Simonetta Sommaruga ha risposto a Marco Romano, che si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei comuni momò.
La consigliera nazionale ha comunque rassicurato: «Il flusso di mezzi pesanti verso sud è destinato a diminuire».

BERNA - Spostare più a nord, per esempio nel Luganese, i veicoli pesanti che attualmente sostano sulla corsia di emergenza dell'autostrada A2 tra Mendrisio e Chiasso non è la soluzione adeguata. Lo ha detto la consigliera federale Simonetta Sommaruga al Consiglio nazionale durante l'Ora delle domande, rispondendo a un quesito di Marco Romano (Centro/TI).

Nella sua domanda, il parlamentare ticinese si faceva portavoce delle preoccupazioni dei comuni del Mendrisiotto, contrari al progetto dell'Ufficio federale delle strade (USTRA) che prevede la realizzazione di una "corsia riservata" per i camion in prossimità del valico di Chiasso-Brogeda (A2), in pratica un parcheggio sul sedime autostradale.

Romano si chiedeva per quale motivo il traffico pesante non viene gestito più a nord evitando di pesare su di un Mendrisiotto già al collasso. Oggi, in aula, Sommaruga ha spiegato che una soluzione lungo la piana del Vedeggio non è opportuna poiché «andrebbe a penalizzare ulteriormente il sovraccarico di quel tratto dell'A2 e non permetterebbe di accogliere quei veicoli che accedono dagli svincoli autostradali ubicati più a sud».

Inoltre, secondo la consigliera federale, il blocco dei veicoli pesanti a nord di Mendrisio «andrebbe a precludere anche il funzionamento della dogana di Stabio, che contribuisce anch'essa ad alleggerire i transiti dei veicoli pesanti verso Chiasso».

Secondo Sommaruga, «grazie all'apertura del Centro di controllo dei veicoli pesanti di Giornico prevista per la fine del 2022 e al costante trasferimento dei transiti dei veicoli pesanti attraverso le Alpi dalla strada alla ferrovia, il flusso di questi ultimi verso sud è destinato a diminuire». A suo avviso, «ciò ridurrà in futuro anche l'impatto ambientale nel Mendrisiotto».

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