La tassa piace ai Verdi, «ma non ora»

Il partito ecologista approva la decisione del Tribunale Federale, ma chiede una sospensione
LUGANO - L'aria è già stata "pulita" dal coronavirus. La tassa di collegamento «non serve per ora». I Verdi del Ticino non scaricano il Tribunale federale, che ha avallato la stangata sui posteggi auto. Ma chiedono che il balzello «venga sospeso fino alla fine dell'epidemia in Ticino».
Il partito ecologista ha diffuso oggi un comunicato in cui ribadisce l'appoggio alla misura, pensata per «contribuire a risolvere l'annoso problema del traffico e dell'inquinamento nel nostro Cantone».
I Verdi ricordano come il problema è (anche) sanitario. «L’incidenza di asma, malattie respiratorie e allergie è in netta crescita nel nostro Cantone» sottolinea la nota, ricordando che ogni anno si stimano circa 3mila decessi prematuri riconducibili «all'emergenza sanitaria causata dall'inquinamento atmosferico».
Vista l'epidemia in corso, però, «l’attività economica non indispensabile è stata sospesa, il traffico e l’inquinamento atmosferico sono diminuiti drasticamente, e non vi è alcuna ragione di prelevare la tassa di collegamento» affermano i Verdi. Per questo auspicano che essa «venga introdotta solo dopo la fine del “blocco totale” delle attività economiche non essenziali».




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