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ASTANOMoltiplicatore al 110%: «Statistiche o solo suggestioni?»

20.05.19 - 17:18
Un'interpellanza di Andrea Genola chiede lumi all'Esecutivo del piccolo comune in merito alla situazione finanziaria
TiPress (archivio)
L’interpellanza si sofferma anche sulla questione della mancata aggregazione nel neo comune di Tresa.
L’interpellanza si sofferma anche sulla questione della mancata aggregazione nel neo comune di Tresa.
Moltiplicatore al 110%: «Statistiche o solo suggestioni?»
Un'interpellanza di Andrea Genola chiede lumi all'Esecutivo del piccolo comune in merito alla situazione finanziaria

ASTANO - La spinosa questione del moltiplicatore d’imposta di Astano, più volte bocciato con il preventivo del piccolo comune malcantonese,  continua a far discutere. A scrivere l’ultima pagina (per ora) della vicenda è Andrea Genola, che ha presentato oggi un’interpellanza all’esecutivo astanese.

«Perché non si presentano statistiche e tabelle comparative a sostegno del 110% ma solo suggestioni?», chiede Genola, invitando inoltre il Municipio - che ha sottolineato la necessità di «dimostrare il proprio senso di responsabilità» - a chiarire «quali siano le responsabilità che vengono contestate alla cittadinanza» in riferimento all’attuale situazione finanziaria. Una situazione - prosegue, ricordando il contenuto del messaggio municipale n. 5-2019 - determinata da motivi «strutturali».

L'ipotesi della fusione - L’interpellanza tocca anche il tema di un’eventuale fusione, che secondo il Municipio - scrive Genola - sarebbe «la soluzione di tutti i mali» di Astano. Fusione che costituisce sì «una perdita di autonomia» ma che ad oggi è «l’unica strada percorribile», rileva l’interpellante che ricorda l’esclusione - per non aver «manifestato interesse in tempo utile» nel processo di aggregazione del neo comune di Tresa.

Alla luce di quanto esposto, e sottolineando che il Consiglio di Stato «ha la facoltà di imporre fusioni coatte», Genola chiede inoltre all’Esecutivo di indicare «quali passi ha intrapreso in tal senso» invece di «affamare i suoi cittadini con un moltiplicatore al 110%».

Le domande dell'interpellanza

    1. Nel messaggio municipale n. 5-2019 si scrive per l’ennesima volta che la situazione finanziaria attuale è dovuta a motivi strutturali ma comunque si vuole imporre l’adozione del moltiplicatore al 110% (cito testualmente) “...dover dimostrare il proprio senso di responsabilità...” Per questo chiedo quali siano le responsabilità che vengono contestate alla cittadinanza per la situazione finanziaria attuale.
    2. Alla serata informativa del 7 gennaio il Dir. del SEL, lo abbiamo sentito tutti, ci diceva che l’auto imposizione del 110% sarebbe stata riconosciuta quale atto di responsabilità dunque il moltiplicatore non sarebbe stato aumentato nel rispetto della legge vigente, probabilmente fino a una futura aggregazione. Chiedo se tale promessa è stata scritta in qualche documento ufficiale. Se così fosse, perché all’assemblea non viene presentato questo documento? Se il documento esiste ma non è stato firmato dal Consiglio di Stato ha un valore legale e vincolante?
    3. Perché non si presentano statistiche e tabelle comparative a sostegno del 110% ma solo suggestioni?
    4. Ho fatto un confronto con il Comune Malcantonese di Aranno (375 abitanti, Astano 303) e dal paragone dei preventivi del 2014 (perché sono quelli recuperabili in Internet) si evince che i costi amministrativi sono circa la metà di quelli astanesi, come mai? Non è possibile imitare il loro sistema amministrativo? Per quale motivo loro con una popolazione maggiore hanno avuto fino a giugno un segretario all’80% mentre noi uno al 100% coadiuvato da un aiuto?
    5. Alcuni cittadini di Astano hanno lanciato la petizione BASTA PENALIZZARE GLI ABITANTI DEI PICCOLI COMUNI. A OGNUNO LE PROPRIE RESPONSABILITÀ nella quale non vengono contestate colpe al Municipio. I Municipali hanno firmato la petizione? Se non l’hanno fatto per quale motivo?
    6. In più messaggi già nel 2013 il Municipio lamentava l’incremento dei compiti e costi da parte del Cantone a scapito delle finanze comunali e a vantaggio di quelle cantonali. Per questo si chiede se il Municipio alla ricerca di alleati abbia promosso la petizione presso la conferenza dei sindaci, alle cancellerie dei Comuni ticinesi, alle associazioni che possono vedere cancellati gli aiuti finanziari dei Comuni in difficoltà finanziarie.
    7. Durante l’assemblea del 25 marzo 2019 è stato chiesto di pubblicare sul sito comunale la tabella Excel proiettata durante l’assemblea e citata nel messaggio n.4-2019 in modo che fosse facilmente consultabile da tutti prima dell’assemblea. Perché non è stato fatto? Perché al posto di pubblicare la tabella sono invece stati eliminati i file dei messaggi municipali e della commissione della gestione delle assemblee precedenti? In caso di provata insolvenza di un Comune o quando un Comune non potesse altrimenti evitare un dissesto imminente, il Consiglio di Stato può concedergli un mutuo o un contributo a fondo perso. Il Municipio si è attivato in questo senso? Se sì perché fino ad oggi non ha dato nessuna informazione al riguardo alla cittadinanza? Se no per quale motivo non lo ha fatto considerando che il Municipio dal 2013 ribadisce nei Messaggi che i preventivi sono condizionati dagli oneri che il Cantone riversa sui Comuni?
    8. Il Municipio sostiene che una fusione è la soluzione di tutti i mali di Astano. Visto e considerato che il Consiglio di Stato ha la facoltà di imporre fusioni coatte, al posto di affamare i sui cittadini con un moltiplicatore al 110%, che passi ha intrapreso in questo senso il Municipio?
    9. Volenti o nolenti le fusioni che sono una perdita di autonomia e non sono la soluzione ma la diluizione dei problemi (infatti una fusione Astano Miglieglia non servirebbe a nulla), purtroppo oggi si vuole siano l’unica strada percorribile. Comunque Astano, a dire del Municipio, è stato escluso dall’Aggregazione Tresa ma non è chiaro per quale motivo. Secondo il Municipio, Astano è stato interpellato solo a giochi fatti. Secondo i fusionandi (al esempio il presidente dell’UDC e Sindaco di Monteggio Piero Marchesi) perché il Municipio di Astano, addirittura scortesemente, non ha manifestato interesse in tempo utile. Per questo si chiede di rendere pubblico tutto lo scambio epistolare tra il Municipio di Astano e i fusionandi, perché é importante ai fini di un’eventuale richiesta di fusione coatta.
    10. Sul vostro Messaggio asserite che divulgare alla stampa ciò che è pubblico ha fatto reagire gli istituti bancari che vorrebbero rinnovare i tassi dei presti bancari di Astano. Si chiede di produrre la documentazione a sostegno di questa affermazione e quali siano questi solleciti istituti.
    11. Astano a differenza di Monteggio (che non lo fa) paga la Regio Insubrica. Per quale motivo ha firmato una convenzione che non gli porta nessun beneficio? Per quanto tempo ancora intende farlo o dovrà farlo?
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