Il gruppo PPD ha presentato un’interpellanza chiedendo al Municipio di prendere posizione sul progetto pilota di raccolta della plastica annunciato da Christian Paglia
BELLINZONA - La gestione dei rifiuti nella Grande Bellinzona continua a far discutere. Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento comunale - scrive oggi il gruppo PPD del Legislativo in un’interpellanza - sono «subito emerse le prime magagne».
Si va dall’informazione lacunosa verso la popolazione, alla disparità di trattamento tra i quartieri sulla gestione dei rifiuti verdi, fino al mancato uso dei sacchi ufficiali. Tutti temi che il gruppo «avrebbe voluto trattare in seno alla commissione rifiuti», per il momento ancora non costituita.
Commissione che avrebbe inoltre dovuto proporre soluzioni anche «nell’ambito della plastica», per la cui gestione il municipale Christian Paglia ha recentemente annunciato un progetto pilota.
«Condivide il Municipio quanto riferito dal municipale Paglia?», chiede il gruppo PPD, sottolineando che il progetto in questione dovrebbe prendere il via il prossimo marzo «senza essere preventivamente affrontato e presentato nella commissione voluta anche dallo stesso Municipio».
Le domande dell'interpellanza
Lore62 Vero, il futuro va ripensato a memoria delle esperienze del passato. Ma queste in parte sono le conseguenze dell'applicazione dei principi degli ortodossi "verdi". Tanta teoria e poco senso pratico portano ad acuire le "furbate".
Concordo pienamente che la gestione e soprattutto l'informazione data ai cittadini è molto lacunosa! Della plastica che non raccolgono più separatamente ( durante gli ingombranti) ma che per ora bisogna buttare nel sacco verde si è sentito qualcosa a voce ma niente di scritto, nemmeno nell'ultimo numero di inforifiuti di gennaio :-(
Lo sport preferito è l’elusione del sacco ufficiale. Mancano i controlli. Qualcuno di quei soliti “dotati di egoistica furbizia” andrebbe sanzionato (video sorveglianza). Vanno a fare la spesa, ponendo nella borsa un sacco di rifiuti (non tassato) da gettare nel contenitore pubblico. C’è chi lo fa di notte, taluni con il baule dell’auto ripieno. Qualche signora veste con la pelliccia. E gli esercizi pubblici che sgarrano esponendo contenitori con sacchi non ufficiali.
Questo è il risultato della tassa sul sacco! con costi supplementari per i controlli , che comunque sono di difficile attuazione... Un tempo si faceva pagare una tassa fissa (con incentivi alla separazione) proprio per eliminare gli abusi di ogni tipo, soprattutto quella delle discariche abusive nei boschi, infatti sono spariti!! Ora si ricomincia da capo... Notare che nei paesi nordici usano la STRATEGIA VINCENTE delle RICOMPENSE quando depositano i rifiuti separatamente, tipo PET, alluminio ecc..., da noi invece (con la mentalità delle multe a gratis) si preferisce continuare a "inseguire" chi non sta nelle regole, con i risultati che si vedono...