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CANTONEIniziativa anti-burqa e Agenzie private per sorveglianza di stranieri, si vota

22.09.13 - 10:09
Oltre ai tre temi a livello federale in Ticino oggi si votano due oggetti a carattere locale
Ti-Press (archivio)
Iniziativa anti-burqa e Agenzie private per sorveglianza di stranieri, si vota
Oltre ai tre temi a livello federale in Ticino oggi si votano due oggetti a carattere locale

BELLINZONA - Gli svizzeri sono chiamati oggi ad esprimersi su tre temi a livello federale: l'iniziativa popolare sull'abolizione del servizio militare obbligatorio, la revisione della legge sulle epidemie e la revisione della legge sul lavoro, che liberalizza gli orari di apertura dei negozi annessi alle stazioni di servizio. In undici cantoni, e in Ticino, si votano anche oggetti a carattere locale.

In Ticino - I cittadini sono chiamati ad esprimere la propria opinione mediante il voto sulla "Facoltà di far capo ad agenzie private per la sorveglianza di stranieri con misure amministrative" e sul "Divieto di dissimulazione del viso nei luoghi pubblici"e il relativo controprogetto.

 

Agenzie private per la sorveglianza di stranieri - La modifica del 15 aprile 2013 della legge sull'esecuzione delle pene e delle misure per gli adulti dà la facoltà al Consiglio di Stato, solo in casi eccezionali (in particolare per far fronte a picchi di presenza di persone straniere), di trasferire ad agenzie private alcuni compiti parziali di sicurezza per la sorveglianza di stranieri sottoposti a fermo o a carcerazione amministrativa, inclusi i richiedenti l'asilo recalcitranti. Il compito degli agenti di custodia delle strutture carcerarie non è assolutamente toccato da questa misura, poiché gli agenti di custodia continueranno ad occuparsi di tutti i detenuti presso le strutture carcerarie che si trovano in carcerazione preventiva o che stanno scontando una pena o una misura; non si intende del resto caricare sul personale di custodia delle strutture carcerarie il compito di gestire gli asilanti che sono oggetto di misure solo amministrative. Con questa proposta si dà seguito ad una raccomandazione della Commissione nazionale per la prevenzione della tortura, secondo la quale le carcerazioni amministrative di stranieri non possono essere effettuate presso le strutture carcerarie ("La Farera"), fosse anche solo per pochi giorni.

 

La legge federale sugli stranieri prevede le seguenti misure amministrative (non penali):

• la carcerazione preliminare;

• la carcerazione in vista di rinvio coatto;

• la carcerazione in vista di rinvio coatto per carente collaborazione o mancanza di documenti di viaggio;

• la carcerazione cautelativa, nonché la proroga della stessa.

 

Al riguardo, la Confederazione intende ora aumentare da fr. 140.- a fr. 200.- l'indennità forfettaria giornaliera che versa ai Cantoni per la detenzione amministrativa di stranieri. Qualora si imponessero misure coercitive a carico degli stranieri oggetto delle suddette misure amministrative, la responsabilità della sorveglianza compete in ogni caso alla Direzione delle strutture carcerarie.

 

Divieto di dissimulazione del viso nei luoghi pubblici - La votazione riguarda l'inserimento nella legislazione cantonale (Costituzione o legge sull'ordine pubblico) di una norma per introdurre il divieto di nascondere il volto nei luoghi pubblici e in quelli aperti al pubblico. La modifica si ispira a una regolamentazione analoga adottata di recente in Francia.

 

Iniziativa - Il 15 marzo 2011 è stata promossa l'iniziativa popolare costituzionale elaborata denominata "Vietare la dissimulazione del viso nei luoghi pubblici e aperti al pubblico". Essa è stata sottoscritta da 11'767 firmatari. L'iniziativa propone di inserire nella Costituzione cantonale una norma (articolo 9a) per introdurre il divieto di nascondere il volto nei luoghi pubblici e in quelli aperti al pubblico.

 

Controprogetto - Il Gran Consiglio e il Consiglio di Stato condividono il principio e propongono l'introduzione di disposizioni legali per il divieto di nascondere il viso nei luoghi pubblici. Essi sono tuttavia dell'opinione che è eccessivo, inutile e sproporzionato modificare la Costituzione e propongono pertanto di introdurre il divieto nella legge sull'ordine pubblico.

 

Divieto di nascondere il viso - Sia l'iniziativa popolare, sia il controprogetto introducono il divieto di nascondere il viso nelle vie pubbliche e nei luoghi aperti al pubblico. Entrambe le proposte ammettono eccezioni e prevedono sanzioni per chi viola il divieto. Nella seduta del 17 aprile 2013, il Gran Consiglio ha respinto l'iniziativa costituzionale con 25 sì, 41 no e 15 astensioni, e accolto il controprogetto con 46 sì, 18 no e 13 astensioni.

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