Troppi costi di spedizione? Il pacco diventa frontaliere

Un sito internet permette di farsi recapitare i pacchi in Italia, così si risparmia su sdoganamento e affini
COMO - Può essere frustrante fare acquisti online dalla Svizzera. Spesso la spedizione nel nostro paese è molto costosa o impossibile. Basti pensare ad Amazon.it: il gigante statunitense ci costringe a far spesa sui portali tedesco e italiano. Ottimo, finché ci interessa un cd o un dvd, ma i problemi nascono già se si cerca un libro: i volumi vengono spediti in Svizzera solo se provengono direttamente dal magazzino Amazon. Tutto il resto, dispositivi elettronici, vestiti e via discorrendo, è off limits. Addirittura per un Kindle si viene rimbalzati da un sito all’altro fino a scoprire che lo si può ordinare dagli Usa con relative spese di spedizione.
La franchigia è più bassa. Poi è il turno della dogana. La franchigia sull’Iva, se si ordina merce per posta, piomba dagli usuali 300 franchi a soli 62. Senza dimenticare lo sdoganamento, dove si corre il rischio di pagare alcune decine di franchi, forse più del costo della bazzecola ordinata.
Poi c’è chi da noi proprio non spedisce. Se si vuol risparmiare sul televisore e affidarsi a portali come Redcoon o Pixmania (che ha da poco chiuso gli affari nel nostro paese) siamo tagliati fuori. A meno di avere un amico a Ponte Chiasso.
Il pacco lo prendo al bar. E chi l’amico non ce l’ha? C’è Indabox.it, il cui meccanismo è semplicissimo. Il sito offre la presa in consegna del pacco, generalmente in un bar appena oltre confine. Il tutto per 3 euro e pochi clic. Un servizio nato per chi è poco a casa ed è stufo di rincorrere il corriere, ma potrebbe rivelarsi un successone sulla fascia di confine per risparmiare su tasse e costi di spedizione. Perché online la Svizzera è spesso tagliata fuori.
Ma dov’è il confine? Per ora punto di consegna più vicino è un bar di Albese con Cassano, a 11 km da Chiasso. I bar di confine non hanno ancora fiutato l’affare? Di sicuro il cliente contento prende anche il caffé.




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