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MENDRISIO

Vetri rotti, rifiuti e lattine di birra: «Vandalizzato un gioiello della comunità»

Colpito nel weekend l’orto Canavée, area didattica della scuola elementare di Mendrisio, costruita in collaborazione con l'Accademia di architettura.
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Vetri rotti, rifiuti e lattine di birra: «Vandalizzato un gioiello della comunità»
Colpito nel weekend l’orto Canavée, area didattica della scuola elementare di Mendrisio, costruita in collaborazione con l'Accademia di architettura.

MENDRISIO - Lattine di birra, persiane distrutte, bottiglie di vino e spazzatura ovunque. È così che si presentava questa mattina, lunedì primo dicembre, l’Orto Canavée di Mendrisio.

Atti vandalici - «È un peccato che un gioiello per la comunità venga vandalizzato in questo modo», ci spiega la madre di due bambini che frequentano la scuola elementare di Canavée, che si trova sopra Villa Argentina. La serra e il capanno degli attrezzi sono infatti gestiti dalle classi del centro scolastico.

«Gli studenti dell’Accademia di architettura avevano infatti creato uno spazio pubblico con tavoli, panchine e uno stagno. Purtroppo questo luogo è sempre più spesso utilizzato come punto di ritrovo serale per bere, fumare e lasciare ogni tipo di rifiuto».

Non un caso isolato - Durante lo scorso weekend, però, gli atti di vandalismo hanno raggiunto un livello definito “eccezionale”. «Nella serra abbiamo trovato bottiglie e resti di alcolici, rifiuti sparsi ovunque, scritte sui muri e diversi elementi danneggiati. È stato acceso persino un fuoco, con tutti i rischi che questo comporta. Il capanno degli attrezzi è stato forzato, rotto e, in parte, distrutto».

«I miei bambini erano sconvolti nel vedere il loro lavoro, e quello degli studenti dell’Accademia, ridotto in questo modo senza alcun motivo», continua la madre.

E ancora: «È davvero un peccato che un luogo nato dal lavoro e dalla creatività di giovani e bambini venga così brutalmente rovinato».

Un luogo appartato - Da noi contattato, il direttore del centro scolastico, Marco Lupi, spiega che purtroppo questi atti di vandalismo non sono una novità. «È una situazione che segnaliamo regolarmente alla polizia. Si tratta di un luogo un po' appartato, dove i ragazzi amano isolarsi. E questo, di per sé, è anche positivo: sono contento che possano avere uno spazio dove ritrovarsi. Ma, allo stesso tempo, mi rattrista vedere che non riescano almeno a rispettarlo».

La preoccupazione principale riguarda la vicinanza con la scuola e il ritorno delle attività didattiche a pieno regime dalla prossima primavera. «Dalle otto del mattino questi spazi tornano a essere dei bambini. Non ce l’abbiamo con chi li frequenta, ma con le condizioni in cui li ritroviamo al mattino».


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