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LUGANO

«Appiccò il fuoco in almeno tre punti della cella»

Emergono nuovi dettagli relativi al rogo provocato da un detenuto lo scorso 12 agosto. L'uomo è accusato di incendio intenzionale aggravato.
Rescue Media
Fonte Polizia cantonale
«Appiccò il fuoco in almeno tre punti della cella»
Emergono nuovi dettagli relativi al rogo provocato da un detenuto lo scorso 12 agosto. L'uomo è accusato di incendio intenzionale aggravato.

LUGANO - «Appiccò il fuoco in almeno tre punti della propria cella, cagionando un pericolo per l'incolumità degli agenti di custodia e dei detenuti presenti e provocando l'evacuazione temporanea di tutta l'ala della struttura».

È questo il motivo per cui il detenuto - che lo scorso 12 agosto provocò un incendio al carcere La Stampa - è stato rinviato a giudizio dalla Procuratrice pubblica Veronica Lipari di fronte alla Corte delle Assise Criminali.

Nei confronti del 46enne francese - che era stato arrestato nelle ore successive ai fatti - il Giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC) ha nel frattempo accolto una domanda di carcerazione di sicurezza

Le ipotesi di reato nei suoi confronti sono di incendio intenzionale aggravato (subordinatamente incendio intenzionale semplice) e di danneggiamento ripetuto. A causa delle fiamme appiccate dal 46enne, ricordiamo, un agente di custodia e due detenuti avevano riportato una lieve intossicazione ed erano stati trasportati precauzionalmente in ospedale.

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