
La 29enne è stata fermata in Italia. Le pratiche per l'estradizione sono in corso. In espiazione anticipata della pena tutti gli imputati
LUGANO - Tutti e sei gli imputati della rapina avvenuta il 2 luglio dello scorso anno alla gioielleria Taleda in via Pessina, a Lugano, sono passati in regime di espiazione anticipata della pena. Si tratta dei quattro autori materiali (tre cittadini serbi e un cittadino croato, tra i 35 e i 49 anni) più due altri uomini (un 50enne austriaco e un 33enne albanese) successivamente arrestati in Ungheria e in Italia per poi essere estradati. Lo rendono noto oggi la Polizia cantonale e il Ministero pubblico.
Parallelamente, gli accertamenti effettuati dalla Polizia cantonale hanno permesso di trarre in arresto una 29enne cittadina albanese che si sospetta coinvolta nei fatti. La donna è stata individuata e fermata in Italia. Le pratiche per l'estradizione sono già in corso.
Per uno degli autori materiali, il 49enne cittadino serbo, è stata inoltre estesa l'accusa di tentato omicidio. L'ipotesi di reato si riferisce al momento in cui l'imputato ha impugnato un'arma puntandola verso un agente della Polizia Città di Lugano e scaturisce anche dall'esito degli approfondimenti tecnico-scientifici nel frattempo disposti. Infine, sono pure emersi collegamenti con due rapine analoghe avvenute nel dicembre 2023 e nel marzo 2024 nella Svizzera francese e a cui avrebbero preso parte, in forma distinta, due degli imputati.
L'inchiesta coordinata dal Procuratore pubblico Simone Barca volge ora alle fasi conclusive.