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BELLINZONA«Morto su un cantiere di proprietà del Cantone»

11.11.22 - 12:04
Con un'interpellanza il gruppo Mps-Pop-Indipendenti torna sui fatti del 9 novembre di via Ghiringhelli a Bellinzona
Ti-Press (Alessandro Crinari)
«Morto su un cantiere di proprietà del Cantone»
Con un'interpellanza il gruppo Mps-Pop-Indipendenti torna sui fatti del 9 novembre di via Ghiringhelli a Bellinzona

BELLINZONA - Lo scorso nove novembre si è verificato a Bellinzona un incidente fatale sul lavoro. L'episodio, che ha coinvolto due operai, di cui uno sopravvissuto, ha lasciato l'amaro in bocca all'opinione pubblica e in particolare a quel settore che solo due settimane fa era sceso in strada a reclamare condizioni di lavoro più dignitose. In questo contesto si inserisce ora anche un'interpellanza del gruppo Mps-Pop-indipendenti dal titolo «Ogni incidente sul lavoro è un incidente di troppo! Nessuno deve morire sul lavoro!».

Nel testo firmato da Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori viene fatto notare che «il decesso del lavoratore edile è avvenuto su un cantiere di proprietà dell'Istituto di previdenza del cantone Ticino» e di cui il committente «è il Cantone».

I tre chiedono quindi a nome del gruppo politico quali saranno i prossimi passi che verranno intrapresi in materia di sostegno alla famiglia del lavoratore decedute e se, ricollegandosi alle proteste, il Cantone intende rispondere con una proposta legislativa «nella prospettiva di migliorare i criteri di aggiudicazione negli appalti pubblici affinché prevalgano le migliori offerte in termini di sicurezza, termini di consegna ragionevoli e condizioni di lavoro rispettose dei contratti di lavoro in vigore». Inoltre i tre firmatari chiedono rafforzare la politica di prevenzione, sia insieme agli organismi di prevenzione come Suva, sia dal punto di vista delle politiche pubbliche.

Infine il gruppo vorrebbe capire per quale motivo a distanza di più di un anno l’iniziativa popolare dell’MPS «Rispetto per i diritti di chi lavora! Combattiamo il dumping salariale e sociale!» non ha ancora un testo conforme.

«Non ritiene necessario, anche alla luce di episodi come quello qui richiamato, accelerare la presentazione del testo conforme di questa iniziativa e smetterla con un chiaro atteggiamento dilatorio che, oltre a mancare di rispetto nei confronti dei cittadini e delle cittadine che hanno firmato l’iniziativa, allontana il rafforzamento di un’attività di controllo sui luoghi di lavoro che sicuramente potrebbe contribuire a evitare tragedie come quella avvenuta a Bellinzona?».

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COMMENTI
 

matias13 1 anno fa su tio
fanno pietà! vergognatevi MPS....vergognatevi! anche davanti alle tragedie strumentalizzate e attaccate senza cognizione di causa! il vostro tempo è finito, ad aprile nemmeno da i vostri amici prendete voti....buffoni!! forse prima di sporcarsi la bocca con tante ca....te, bisognerà capire cosa è successo, perchè è successo!!! cos`è, oltre agli scioperi, incitate anche a lavorare male affinché succedano incidenti e chiedere indennità!! guardate che per meno è prevista le reclusione!! pagate voi, sostenete voi le famiglie fintanto che non si capirà cosa è successo!!!! forza, è il vostro momento di far vedere quanto siete bravi.......buffoni!!!!

Core_88 1 anno fa su tio
Ma chi è che vota MPS? Qualsiasi cosa accada ne fanno tema di strumentalizzazione..impressionante! Hanno già fatto qualcosa di concreto oltre che frignare?

Pol noinunnoinzig 1 anno fa su tio
Riflessione generale. La legge sugli appalti pubblici è perfettibile, inutile nascondersi. Vince spesso il prezzo minore. Tuttavia non c’è interesse degli enti pubblici a voler cambiare registro. Quando un committente pubblico fa un concorso, puoi scegliere ogni volta i suoi criteri. Nel 99% dei casi il valore preponderante che scelgono è il minor prezzo nonostante lo specialista / il progettista, quasi sempre, lo sconsiglia. Questa scelta va a scapito di qualità (con ripercussioni sui costi a lungo termine), ritmi sostenibili di lavoro e probabilmente anche sicurezza. Se un’impresa offre il 20 o 30% in meno delle altre, c’è da porsi qualche domanda sulla sua serietà e sulla regolarità dei propri contratti interni. Saluti

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Pol noinunnoinzig
E qui hai toccato un tasto importante e dolente, basta vedere la confederazione a chi ha appaltato Alptransit, è una ditta in odor di mafia che non rispetta nessuna regola, sfrutta gli operai, li minaccia . Vedi anche trasmissione Falò di cui si è ben parlato, vedi anche interpellanze di nostri consiglieri probabilmente finite nel nulla, chissà poi perché!

Diablo 1 anno fa su tio
l'MPS fa schifo ...strumentalizza ogni foglia mossa dal vento

RV50 1 anno fa su tio
Purtroppo la disgrazia ha avuto un esito letale e questo é il punto dolente; poi che il cantiere era stato commissionato dal cantone o da un privato non ne vedo il nesso , e secondo il mio parere non lo posso considerare un'infortunio causato da una negligenza dell'operaio ma da un problema ben più grave il cedimento strutturale dell'opera di nuova costruzione in fase di rimozioni dell'armatura e questo mi pone molte domande e perplessità , sul tempo se si é levato troppo presto l'armatura sul materiale usato o sulla stessa costruzione della scala, quindi si spera che venga fatta luce al presto su questo crollo

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a RV50
Può darsi che ci sia un’errore anche da parte degli stessi operai che hanno armato questa scala, oppure da calcoli statici sbagliati, oppure ancora che il ferro previsto non sia stato messo e l’ingegnere non ha dato l’ok prima della gettata. Oppure si è tolto la puntellazione e lo scassero troppo presto, ricordo che con le basse temperature di questi giorni il processo di indurimento del beto è fortemente rallentato ma il capo cantiere ha magari mantenuto le tempistiche di disarmo anche solo di qualche giorno fa quando era ancora molto caldo. L’inchiesta sicuramente chiarirà. Purtroppo la fretta ed i bassi guadagni portano a forzature inopportune.

cle72 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Il tempo di solito calcolato è di 28 giorni, poi si può togliere la casseratura. Si sa che in Svizzera non si lesina sull'uso dell'acciaio. I calcoli statici tengono conto di un margine di sicurezza e l'ingegnere prima della gettata del cemento armato, deve verificare che sia tutto ok. Un ipotesi potrebbe essere aver posizionato le bacchette di cemento più grosse sopra anziché sotto. Ma ripeto parlo d ipotesi. Ora sarà da fare un lavoro minuzioso e preciso, atto a capire la causa, per chiarire le responsabilità e chi dovrà rispondere davanti alla giustizia.
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