Cerca e trova immobili
LUGANO

Anche Lugano manifesta per la morte di Mahsa Amini

Il collettivo femminista Io l'8 ogni giorno ha organizzato una protesta contro le brutalità del regime iraniano.
Io l'8 ogni giorno
Anche Lugano manifesta per la morte di Mahsa Amini
Il collettivo femminista Io l'8 ogni giorno ha organizzato una protesta contro le brutalità del regime iraniano.
LUGANO - È una tragedia che sta scuotendo Oriente e Occidente, quella della 22enne Mahsa Amini. E Lugano oggi è stata una delle 150 città al mondo in cui si è svolta una protesta in suo nome. Ad organizzarla il colle...

LUGANO - È una tragedia che sta scuotendo Oriente e Occidente, quella della 22enne Mahsa Amini. E Lugano oggi è stata una delle 150 città al mondo in cui si è svolta una protesta in suo nome.

Ad organizzarla il collettivo femminista Io l’8 ogni giorno, che in Piazza indipendenza ha denunciato un regime, quello iraniano, «che viola sistematicamente i diritti umani, la libertà di espressione, i diritti delle donne e di altre minoranze oppresse». L’uccisione di Mahsa Amini, ventiduenne curda-iraniana, è infatti avvenuta per mano della polizia morale lo scorso 16 settembre perché non rispettava il rigido codice di abbigliamento della Repubblica islamica.

Al centro delle manifestazioni, precisa il collettivo, non vi è solo la rivendicazione di libertà delle donne rispetto al severo codice di abbigliamento, ma anche la denuncia di un sistema di discriminazione che colpisce le donne in più ambiti della loro vita: dal difficile accesso al divorzio al minore valore giuridico riconosciuto nei tribunali alle donne rispetto agli uomini.

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE