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MANNOIl sindaco evacuato: «Mai vista una cosa simile»

08.09.22 - 20:10
A Manno danni «ingenti» ad abitazioni private e aziende. Giorgio Rossi invoca un intervento a monte
Rescue Media
Il sindaco evacuato: «Mai vista una cosa simile»
A Manno danni «ingenti» ad abitazioni private e aziende. Giorgio Rossi invoca un intervento a monte
«Vivo di fianco al riale da 52 anni e non ho mai avuto esondazioni. Ora ne sono arrivate due in meno di 30 giorni». E invoca un intervento sul letto del fiume, per risolvere il problema a monte

MANNO - Vive a Manno da 52 anni e, assicura, non ha mai visto niente del genere. Il sindaco Giorgio Rossi è tra gli evacuati di questa notte: la polizia è venuta a casa sua, e l'ha accompagnato alla Sala Aragonite assieme ad altre 20 persone. «Mi hanno detto che questa sera potrò tornare già a casa, sono stato fortunato» dice. Ad altri non è andata così bene. 

Tre famiglie dovranno passare una seconda notte in albergo: abitano al pianterreno in stabili completamente travolti dall'alluvione, tuttora pieni di fango. Il sindaco Rossi ospiterà a casa propria la figlia e la famiglia di lei, finché la loro abitazione non sarà liberata dai detriti. «Mi è andata bene. Ancora dieci minuti di pioggia e il riale avrebbe inondato anche casa mia». Oltre alle abitazioni sono state danneggiate, sempre a Manno, anche tre-quattro aziende già colpite dall'esondazione del 7 agosto. 

Passata la nottata ora restano i danni ancora da quantificare, comunque «ingenti» secondo Rossi, e i disagi alla circolazione: questa mattina traffico bloccato, ancora possibili ingorghi fino a domani compreso, su una delle arterie più trafficate del Ticino. Rossi mette le mani avanti: «Ci vorranno giorni prima di tornare alla normalità». Mentre continua il lavoro di pompieri e operai comunali e cantonali per rimettere in sicurezza la rete stradale, oggi il Municipio ha partecipato a una riunione di crisi assieme a funzionari di Agno e della protezione civile, al geologo cantonale e ai pompieri. 

«Ci siamo spartiti i compiti per i prossimi giorni. Avremo molto lavoro da fare» spiega Rossi. «È evidente che abbiamo dovuto stabilire delle priorità». Ripristinare la viabilità e prima ancora la sicurezza del riale, prima che un'altra ondata di maltempo faccia danni ancora peggiori. Il ruscello Mondadiscio è esondato due volte in meno di un mese: «Non era mai successo prima» sottolinea il sindaco. Dopo la pulizia d'emergenza, sarà necessario intervenire a monte per potenziare le camere di riempimento del corso d'acqua «evidentemente insufficienti». Sul posto è accorso oggi il consigliere di Stato Claudio Zali con una squadra di tecnici per valutare il da farsi. 

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