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BELLINZONA

«Uno studente brillante, ma dava segnali preoccupanti»

Nuovi dettagli sulla sventata strage in un istituto superiore della Capitale. Il ministro Bertoli: «Segnalato dai docenti»
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«Uno studente brillante, ma dava segnali preoccupanti»
Nuovi dettagli sulla sventata strage in un istituto superiore della Capitale. Il ministro Bertoli: «Segnalato dai docenti»
BELLINZONA - Un ragazzo «brillante» dal punto di vista del rendimento scolastico. Ma con «una situazione personale difficile». Nuovi dettagli sulla sventata strage scolastica, che un 19enne stava preparando - a quanto si ...

BELLINZONA - Un ragazzo «brillante» dal punto di vista del rendimento scolastico. Ma con «una situazione personale difficile». Nuovi dettagli sulla sventata strage scolastica, che un 19enne stava preparando - a quanto si è appreso oggi - in un istituto superiore di Bellinzona (la Scuola cantonale di Commercio). 

La polizia è intervenuta oggi a casa del giovane, scoprendo diverse armi da fuoco e degli indizi concreti di un piano omicida. Il 19enne - secondo quanto ricostruito - stava preparando una strage e aveva intenzione di colpire compagni di classe e personale scolastico, stando alle informazioni raccolte. 

Non minacce vane, dunque. Anzi: a quanto si apprende, il giovane avrebbe tenuto nascosto il proprio progetto. Ma i docenti della scuola avrebbero colto alcuni segnali «preoccupanti» nel comportamento del giovane, e li hanno segnalati alla polizia. «La scuola è stata molto brava nel capire gli indizi e la situazione personale difficile del giovane che, dal punto di vista scolastico, è uno studente brillante» commenta il direttore del Decs Manuele Bertoli.

«Il personale scolastico si è dimostrato capace di essere vicino alle situazioni difficili, andando oltre il rendimento e gli aspetti formali, e cogliendo i segnali del disagio» aggiunge il ministro. «È la prova che la buona scuola, capace di assolvere in pieno al proprio ruolo, può contrastare anche pericoli che siamo abituati a pensare lontani da noi». Pericoli che, in realtà, sono dietro l'angolo.  

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