Cerca e trova immobili
CLARO

Mucche nel fango e al gelo: «Non c'è maltrattamento»

Alcune foto giunte in redazione mostrano una situazione borderline presso una fattoria del Bellinzonese. Il caso è noto alle autorità competenti e si trascina da anni
lettore tio/20minuti
Mucche nel fango e al gelo: «Non c'è maltrattamento»
Alcune foto giunte in redazione mostrano una situazione borderline presso una fattoria del Bellinzonese. Il caso è noto alle autorità competenti e si trascina da anni
CLARO - Mucche che scorazzano nel fango. Un cane rinchiuso in una piccola gabbia lasciata all'aperto, nonostante i 5 gradi sotto lo zero. È lo scenario che appare a chi, dal treno, getta uno sguardo sulla fattoria di via In Brescerini a C...

CLARO - Mucche che scorazzano nel fango. Un cane rinchiuso in una piccola gabbia lasciata all'aperto, nonostante i 5 gradi sotto lo zero. È lo scenario che appare a chi, dal treno, getta uno sguardo sulla fattoria di via In Brescerini a Claro, a due passi dalla ferrovia. Da tempo la piccola azienda agricola è oggetto di visite da parte del veterinario cantonale e della protezione animali. Il motivo? Lo rende noto un lettore con una serie di foto. «La struttura è fatiscente e gli animali sembrano essere tenuti male - ci spiega -. Le mucche vivono nella palta e c'è un cane lasciato fuori al freddo, in una gabbia, anche in questi giorni di gelo».

Un altro caso analogo a quello di Dino? Per vederci chiaro abbiamo interpellato le autorità competenti. «È da 30 anni che stiamo dietro a questa situazione - ammette Emanuele Besomi, presidente della Spab -. Già mio padre se ne era occupato e quello che si è sempre constatato non è tanto un maltrattamento degli animali quanto una tenuta non conforme della struttura. Il caso è sotto controllo e il veterinario cantonale se ne sta occupando».

È proprio il veterinario Tullio Vanzetti a fare il punto su quella che appare come una situazione delicata: «Si tratta di una tenuta di animali confrontata con un problema strutturale, dovuto alla mancanza di un sedime compatto nell'area circostante alla stalla», ci spiega. «In caso di precipitazioni il terreno diventa fangoso e inadeguato allo stazionamento degli animali. Le condizioni di tenuta generali degli animali sono buone, in particolare per quanto riguarda il foraggiamento, il movimento, le cure regolari e l’assistenza veterinaria. La tenuta è nota al nostro ufficio, che ha eseguito un controllo nelle scorse settimane e nuovamente ordinato le necessarie misure correttive. La procedura è tuttora aperta e la situazione sarà ulteriormente monitorata».

Vanzetti assicura, insomma, che il caso è lungi dall'essere paragonabile a quelli di Dino, seppur non manchino alcuni problemi gestionali: «Questa tipologia di casi rende necessarie delle misure per sopperire a lacune puntuali riscontrate in occasione dei controlli. Nulla a che vedere con i casi in cui il nostro ufficio è intervenuto con il sequestro degli animali».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE