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MERIDE«Continuerò lo sciopero della fame finché non parleranno con me»

02.05.17 - 12:14
Parla Petra Weiss, 70 anni, che da ieri dorme in una tenda fuori da casa sua per protesta: «Non so più come fare per sfrattare i miei inquilini»
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Weiss davanti a casa sua, con la tenda dove dorme
Weiss davanti a casa sua, con la tenda dove dorme
«Continuerò lo sciopero della fame finché non parleranno con me»
Parla Petra Weiss, 70 anni, che da ieri dorme in una tenda fuori da casa sua per protesta: «Non so più come fare per sfrattare i miei inquilini»

MERIDE - In sciopero della fame, con la tenda piazzata davanti alla sua casa, che però «purtroppo è come non fosse più mia». Petra Weiss, 70 anni, professione ceramista, ha lanciato così il proprio appello alle autorità per risolvere una situazione «assurda» che si protrae da anni. «Sono esasperata, non sapevo più cosa fare e mi sono risolta per un gesto estremo» racconta a tio.ch-20minuti. La donna, dopo aver passato ieri una notte «sotto l'acqua e al freddo», non intende mollare: «Andrò avanti così finché qualcuno non interverrà». 

L'origine del gesto? Un diverbio sugli affitti con gli inquilini dell'abitazione. La casa di Weiss, nel nucleo di Meride, è affittata da due anni a una famiglia in assistenza. Questi ultimi hanno ricevuto lo sfratto, ma «non se ne vogliono andare». Esasperata, la padrona di casa da ieri è accampata di fronte all'abitazione «e rimarrò qui finché non si decideranno a parlare con me» spiega.

La vicenda è già in mano agli avvocati, ma «finora non è servito a nulla» protesta la 70enne. «Ho mandato mille raccomandate, sono stata rimbalzata da mille uffici» racconta Wiess. «La verità è che è troppo facile, in questo Cantone, non pagare l'affitto. È un problema affligge molti proprietari di immobili: ho fatto questo passo anche per loro. Per far capire che gli inquilini hanno dei diritti ma anche dei doveri».

Il mancato introito della casa, sottolinea Weiss, l'ha messa in difficoltà negli ultimi tempi. «Da 47 anni pago l'affitto regolarmente, una stretta di mano e non ci sono mai stati problemi. Ora questa situazione mi crea un problema finanziario. Ho peccato di buona fede, e ora la pago sulla mia pelle. Diversamente, forse non mi sarei decisa per questo passo».

Anche perché le previsioni meteo per i prossimi giorni non sono promettenti. «Fa già molto freddo. Ma la gente del paese mi dà una mano». Grande la solidarietà mostrata dagli abitanti di Meride. Chi ha portato un caffé, chi un té o una borsa d'acqua calda. «Ringrazio tutti, è bellissimo vedere che, nonostante tutto, c'è ancora tanta gente per bene».  

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COMMENTI
 

Nicklugano 6 anni fa su tio
La situazione che sta subendo la Signora Weiss è purtroppo la conseguenza di una realtà indiscutibile: la legge protegge in ogni modo il debitore ! Chi non paga le fatture, se tutto va in fretta si ritroverà fra un anno davanti ad un giudice di pace oppure pretore per la "conciliazione", che significa semplicemente che in genere viene proposto alle parti di trovarsi a metà strada.... in caso di mancato accordo, la procedura riprende il suo corso.... Quando poi, se tutto va bene il creditore avrà ragione, se il debitore non paga.... non succede niente... Non parliamo poi di inquilini che non pagano... se tutto fila liscio, in un paio di anni riesci a buttarli fuori.

pulp 6 anni fa su tio
Questa storia incarna appieno il paradosso della nostra società.... o meglio rende evidente il concetto dello scontro atavico fra diritto e socialità. In diritto, la situazione della signora Petra é chiara.... é la SUA casa e di conseguenza dovrebbe poterne usufruire come meglio le pare. In socialità, ci sono delle tutele per le persone disagiate, cosa questa che vieta quindi uno sfratto coatto che avrebbe come conseguenza di buttare sulla strada una famiglia. Fatico un po' in tutto questo a leggere certi commenti che vorrebbero "buttar fuori" questi qui, indicandoli (ma senza conoscerne la storia) come dei parassiti o comunque senza mai considerare che magari sono anche loro delle vittime del sistema.... magari una bella famiglia, rovinata da un licenziamento, magari ingiusto. Lo stesso paradosso lo viviamo quotidianamente quando vediamo che dei migranti, vengono messi in centri di raccolta, dove trovano una sistemazione - del cibo e assistenza medica. Detto tutto questo, dovremmo forse interrogarci su cosa possa fare la "polis" (politica) per risolvere la diatriba in modo vincente..... e la soluzione appare scontata - questa famiglia va ospitata (a carico della collettività) in qualche centro apposito..... bisogna fare in modo che possa uscire dalla condizione finanziaria disagiata e questo permetterà di ridare il bene al suo proprietario naturale. Occhio però a non cadere nell'altro paradosso dei tempi moderni..... ovvero quando ci sono delle strutture "sociali" molto "funzionanti" beh... presto arriva chi ne vuole approfittare senza merito.

moma 6 anni fa su tio
Risposta a pulp
Aggiungo una cosa, la collettività, che contribuisco a finanziare non senza fatica, a poco a poco si sta sgretolando a causa dell'importante aumento di persone da mantenere, in parte meritevoli e in parte no, con quest'ultimi purtroppo in aumento. Ho un lavoro, ho la salute, pago tasse e tasse, cassa malati e quant'altro. Ora però, per me e per quelli del mio strato, tutto sta aumentando progressivamente e ti garantisco che il limite è vicino.

pulp 6 anni fa su tio
Risposta a moma
Come penso hai potuto intuire, il mio commento non era di "parte" - detta altrimenti, é chiaro che bisogna trovare il giusto equilibrio per non strozzare la classe media.... bisogna fare in modo che ci sia un GIUSTO sistema sociale (che sappia quindi valutare chi può attingere e chi invece é solo un approfittatore) e porre degli obiettivi ai beneficiari del sostentamento. Dico una cosa che può apparire "cattiva".... ma perchè non ipotizzare un rimborso delle prestazioni quando se ne concretizzano le premesse? Pensiamo proprio agli immigrati (quelli bisognosi per davvero).... Nel mondo ideale, arrivano e vengono "aiutati" - sistemati, alloggio, cibo, cure mediche (e tutto questo costa e anche parecchio). Se l'iter conferma la bontà della domanda d'asilo, la persona godrà di un period di accettazione della domanda ma poi potrà anche intraprendere i passi per iniziare a lavorare ed integrarsi nel tessuto sociale. Ebbene a quell punto, ritengo che una sorta di "tassa" da prelevare direttamente dallo stipendio di queste persone (come accade per l'AVS - l'AI ecc. ecc.) possa poi contribuire ad un fondo che serve proprio per tornare al passo precedente.... ovvero aiutare e sostentare i bisognosi. Purtroppo però viviamo in un modo di forti contraddizioni e di populismo (a destra ma soprattutto a sinistra.... anche se loro pensano sempre di essere i "buoni e giusti") e quindi il pragmatism per trovare questo genere di soluzioni viene totalmente a mancare.

moma 6 anni fa su tio
Risposta a pulp
Concordo pienamente. Hai detto bene, anzi benissimo, si sta strozzando la classe media fino a quando soffocherà, è un dato di fatto. Lo sto provando sulla mia pelle.

mats13 6 anni fa su tio
Risposta a pulp
Guarda che a determinate condizioni esiste già (o perlomeno esisteva...) questa richiesta di rimborso da parte della confederazione ai rifugiati accolti e che hanno raggiunto l'indipendenza economica. Il problema è che i rifugiati economicamente indipendenti sono meno numerosi dei Panda dello zoo di Zurigo...

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a pulp
analisi che condivido al 100%. per quello che vale la mia condivisione! completamente fuori tema: come si fa a mettere la foto accanto al nick?

pulp 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Devi entrare nel tuo profilo.... ma io non sono un esperto.... l'avevo messa xx anni fa' quando tra l'altro il sito era fatto in modo del tutto diverso. Spero che qualche altro blogger più tecnologico ti possa dare risposta....

lügan81 6 anni fa su tio
#iostoconpetra Ma se tutti sono con petra andiamo tutti quanti a sfrattarli! La giustizia vera, quella umana (non politica) deve vincere! È ora che ci diamo una mossa prima di aspettare i 5 di bellinzona...

Cleofe 6 anni fa su tio
Petra, chiama un idraulico e tra il chiaro e lo scuro cominci a chiudere i rubinetti dell'acqua. E' illegale farlo senza la presenza di un autorità Comunale. ma intanto, quando l'acqua e' chiusa, si dovra' chiamare qualcuno per riaprirla. poi sara' la volta dell'elettricista,... il fabbro per cambiare la serratura... ( se non possono uscire..prima o poi chiameranno qualcuno ) e via via ... quando il topo ha fame, lascia la tana.

volabas 6 anni fa su tio
Cara signora ho visto la trasmissione ,se non erro patti chiari...il cantone e le istituzioni dovrebbero vergognarsi per come trattano la questione(mi sembra che tutto abbia fatto tutto il possibile), visto che qui ospitiamo il non plus ultra di signori con tanto pelo sullo stomaco, paghi mille euro e in men che non si dica ti ridanno la casa..a male estremi estremi rimedi

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Purtroppo temo che in quella casa ci viva una famiglia e quando ci sono di mezzo i figli lo sfratto diventa difficile. Se gli inquilini dimostrano di non trovate sul mercato altre soluzioni abitative allora lo sfratto diventa veramente complicato da ottenere. Gli inquilini sicuramente saranno zeppi di precetti esecutivi, quindi nessun proprietario sano di mente offrirà un contratto di affitto. Capisco che non si possa mettere in strada una famiglia ma non si può chiedere ad un privato di occuparsi del sostentamento di una famiglia, seppur in difficoltà finanziarie. Capitasse a me una cosa del genere credo che taglierei immediatamente il riscaldamento e poi ci andrei giù veramente pesante per riavere quello che è mio. Non avrei problemi a sfondare la porta, buttare fuori tutto e cambiare i cilindri.

Cleofe 6 anni fa su tio
grande Petra ! tolleranza zero per i parassiti !

moma 6 anni fa su tio
Non conosco nei dettagli la storia e cosa c'è sotto, so solo che se capitasse a me quello che racconta, di sicuro gli inquilini uscirebbero in pochi secondi.

ilsapp 6 anni fa su tio
Risposta a moma
anche meno e senza orecchie.....

ilsapp 6 anni fa su tio
Risposta a ilsapp
e quattro protesi per le ginocchia.

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Urca che storia... non l'avevano fatta vedere a patti chiari?...

tip75 6 anni fa su tio
invece di continuare a pensare alla siria alla vita del nord all afghanistan e ai mej marroni il nostro stato dovrebbe iniziare a pensare alla svizzera e al Ticino e farla finita di mantenere barboni e succhiare anche il sangue a chi lavora e paga. forza signora non molli!!!

elvetico 6 anni fa su tio
Una volta lo sfratto veniva eseguito in presenza della polcomunale. Prima dello sfratto esiste la disdetta del contratto. Oggi non è più così ?

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a elvetico
no, questo succede alla gente normale. gli attuali affittuari sono in assistenza. quindi avvocato e patrocinio gratuito. non pagano l'affitto ma a quanto pare non si possono sbattere fuori. la giustizia NON è uguale per tutti. Non sei più nemmeno padrone di casa tua. comunque una piccola parte di responsabilità va anche alla sciura che forse voleva dare un segno tangibile della sua apertura verso i meno fortunati. ora paga di tasca sua. mi spiace per la signora che ha tutte le ragioni, ma un pò se l'è cercata. inoltre come mai gli uffici preposti non bloccano parte dell'assistenza per pagare gli affitti arretrati? strana storia

elvetico 6 anni fa su tio
Risposta a Zico
Sì, è una strana storia. Se gli affittuari che beneficiano dell'assistenza non pagano l'affitto (che ricevono dall'ente pubblico) allora è l'ente pubblico che deve intervenire: o paga l'affitto direttamente alla proprietaria cioè alla signora Weiss e, visto che la signora Weiss desidera tornare a vivere nella "sua casa" come mi pare essere suo diritto, l'ente pubblico si attivi per trovare un'altra abitazione agli assistiti. CI VUOLE TANTO ? Perdìo !

Zico 6 anni fa su tio
Risposta a elvetico
non ci vuole tanto, ci vuole di più. pare che oramai non si parla più di mesi che va avanti la storia ma da un anno almeno. forse gli "assistiti" sono tanti...
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