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LOCARNO

Largo Zorzi: non solo Bata, chiude anche Christ

Il sindacalista: «Qui i dipendenti hanno risolto, in un modo o nell'altro. Il tasto dolente è un altro»
Largo Zorzi: non solo Bata, chiude anche Christ
Il sindacalista: «Qui i dipendenti hanno risolto, in un modo o nell'altro. Il tasto dolente è un altro»
LOCARNO - Altra chiusura in vista in Largo Franco Zorzi a Locarno. Oltre a Bata, che cessa le attività in tutta la Svizzera e che, solo a Locarno, lascia a casa 8 persone, anche la gioielleria Christ chiude i battenti. «Alla fine di magg...

LOCARNO - Altra chiusura in vista in Largo Franco Zorzi a Locarno. Oltre a Bata, che cessa le attività in tutta la Svizzera e che, solo a Locarno, lascia a casa 8 persone, anche la gioielleria Christ chiude i battenti. «Alla fine di maggio», ci conferma la responsabile del punto vendita.

Il motivo? Sembrerebbero le cifre d'affari, troppo basse, assieme al costo del personale e dell'affitto. Di preciso non è chiaro, ma, almeno in questo caso, i dipendenti sono stato ricollocati o hanno già trovato altrove. «Due saranno impiegati a tempo parziale a Lugano, altri due sono stati assunti nella vendita, presso altri negozi», ci spiegano dal negozio di orologi e gioielli.

La situazione è nota anche il sindacalista Unia Giangiorgio Gargantini, oggi proprio in Largo Zorzi a distribuire volantini ai dipendenti e clienti di Bata. «Per quel che concerne Christ, la chiusura riguarda solo il negozio di Locarno. Sappiamo in ogni caso che il personale, in un modo o nell'altro ha trovato soluzioni soddisfacenti. Le altre sedi non sono toccate», spiega.

Bata, tasto dolente - Diverso è il caso del gigante delle calzature con sede a Losanna, tasto dolente sul quale in sindacalista ci tiene e tornare: «Per Bata la situazione è differente è preoccupante. Proprio oggi siamo stati in tutte e 4 le filiali per tenere delle assemblee e discutere con i lavoratori e lavoratrici, otrle che sensibilizzare clientela e popolazione sulla situazione assurda di un gruppo storico, con un'immagine importante, che chiude tutto e si rifiuta di discutere un piano sociale con i dipendenti».

Gargantini punta il ditro contro Bata: «È una famiglia con una fortuna da 3 miliardi e mezzo. Non credo ci siano gravi problemi finaziari dietro la decisione di chiudere tutte e 29 le filiali in Svizzera, quanto piuttosto una scelta strategia, quella di spostare tutto online. A discapito dei suoi dipendenti».

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